Dipartimento / Dott. Barbie
“On n'échappe pas de la machine à décapiter”, sussurro soavemente a Torvald, un perfetto prototipo di undicenne orobico-scandinavo che si è offerto di accompagnarmi in questa romantica latitanza. Fuori dalla finestra della nostra squallida pensione tre spacciatori si sono appena accoltellati, una stracciona ha pisciato in bocca ad un cadavere e un tossico sta succhiando alacremente la sua pipetta di crack, sprofondato in una pozza di vomito rossastra. Mi verso dell’aguardiente in un bicchiere e sorrido. Benvenuti a Cartagena, Colombia. Sono state settimane convulse, le ultime. ... Leggi tutto
“Caro Dott. Barbie, è più moralmente riprovevole dare un Kalashnikov in mano a un bambino africano o specularci sopra con un video di slacktivism/buonismo umanitario che naufraga perniciosamente nell’hipsterismo equosolidale-militante con lampanti venature di evangelismo cristiano?” È vagamente intelligente, Charles. Viene dal Congo o da una regione del Sudan (credo: che differenza fa, in fondo?), ed è il mio nuovo koala d’ebano undicenne. L’ho trafugato a Patrasso, in un campo profughi illegale allestito sopra binari ferroviari dismessi, riscattandolo dalla madre in cambio di tremila copie dattiloscritte ... Leggi tutto
La redazione de La Privata Repubblica riceve molte proposte di collaborazione non sollecitate ((Non è vero, anche perché non esiste alcuna redazione.)). Dopo alcuni anni di esperienza, siamo giunti all'inconfutabile conclusione che il 98.39% del materiale inviatoci ha meno valore di un seno in metastasi di Giorgio Faletti asportato e successivamente trapiantato nel cuoio capelluto di Piero Ostellino. Per rimediare a questa incresciosa situazione, abbiamo deciso di delegare il compito di leggere il materiale al nostro collaboratore, dott. Klaus Barbie, che ha insistito affinché venisse ... Leggi tutto
(Pubblicato anche su BILE N. 3. Illustrazione: Mario Perrotta.) “Dicci chi è stato.” Il vecchio si cagò addosso, gli occhi sbarrati dal terrore e i denti che battevano come se la polizia egiziana avesse sparato dei lacrimogeni sulle gengive. Il mio aiutante – un ragazzo-soldato congolese di 11 anni che avevo “liberato” dalla sua famiglia per due kg di pane raffermo e il capitolo mancante sull’ENI di Petrolio di Pasolini – continuava a fargli ingurgitare acqua e sale. “Su, avanti. Sono già tre ore che andiamo avanti. Non ... Leggi tutto
Avete mai provato a interrare una ragazzina guatemalteca di 14 anni sotto l'autostrada radioattiva Garoe-Bosaso in Somalia, ossia il perfetto, meraviglioso risultato di un proficuo traffico internazionale di armi/scorie nucleari? No? Peccato. È stato il mio sogno per un paio d'anni. L'esplosione della centrale di Fukushima mi ha notevolmente semplificato la vita. Per raggiungere il mio obiettivo è bastato farla avvicinare nei dintorni della centrale per qualche giorno. Ana Lucia mi seguiva - costretta dal mio guinzaglio nero, certo, ma senza opporre la minima resistenza - nell'orienteering ... Leggi tutto
Ah, la Bulgaria. Terra di piste e complotti fasulli contro il Papa, gruppi anti-Rom su Facebook e marcette su Sofia in memoria di generali nazifascisti. Ma non solo. Ogni marzo c'è infatti un rituale pseudo-pagano che rientra a pieno titolo nella categoria "Incubi Bagnati D'Indignazione Per Le Associazioni Animaliste Indignatissime" e rappresenta una praticabile alternativa al succhiare il tubo di scappamento del trattore. Alcuni villici bulgari si ritrovano infatti a Brodilovo, un piccolo e insignificante villaggio nel sud-est del Paese, prendono dei cani, li attorcigliano ad ... Leggi tutto
Mi piace, l'Ungheria. Sento che nazionalsocialisticamente questo paese sta giungendo alla maturità, dopo decenni di giogo comunista e vent'anni di pallida e insulsa pseudo-democrazia. Sì, l'adoro. Da quando sono riuscito a stabilirmi a Budapest - in un cubicolo scavato sotto un nightclub nei dintorni di Hősök tere di un mafioso del Daghestan molto attivo nel ramo Sequestri Di Persona e Estrazione Dell'Intestino Tenue Umano Da Donare Ai Suoi 22 Babbuini Pakistani - i miei sogni si sono finalmente riallineati al naturale fluire delle sinapsi, alimentate dalle ... Leggi tutto
Stavo lì, in questo squallido appartamento fradicio e torrido di Monrovia (Liberia), ad ammirare la mia nuova ragazza. L'ho conosciuta a Montreuil, nei sobborghi di Parigi, mentre stavo concludendo un affare che riguardava la vendita di due AK-47 croati, un XM25 trafugato in Afghanistan e alcune Glock 34. I suoi genitori non avevano tutti i soldi per pagarmi, e così l'ho presa come pegno. Lei non ha opposto resistenza, specie dopo aver visto la mano mozzata del padre cadere a terra ed aver udito quel ... Leggi tutto