Dipartimento / Delicatessen
(Tutte le illustrazioni sono di Bad Drawings) 1. Alemagna L’albero sbarrava la statale Alemagna, incurante dei programmi dei turisti e delle loro furiose imprecazioni. La Pazza – il direttore di un importante settimanale reazionario/gossipparo di Milano – era bloccato nella sua macchina, accanto alle due collaboratrici poco più che ventenni sull’orlo di una crisi di nervi. C’era neve ovunque, e la coda aveva ormai raggiunto svariati chilometri. La Pazza gridava da circa un’ora. Era imbacuccato nel suo Moncler, aveva il volto paonazzo e stava abusando verbalmente dell’autista, imputandogli ... Leggi tutto
(Racconto scritto a quattro mani con Melissa P2.) «Instabile, volatile, pericolosa. Questa è la politica». Si sentono sirene in lontananza, e sul camper lanciato in una corsa disperata è un macello. I fumi delle polemiche sull’incontro con la finanza milanese sono asfissianti, il cadavere di Zoro sbatte a destra e manca accompagnando stancamente le sbandate del mezzo. Renzi ha la faccia di uno che sta facendo un discorsetto al suo sfintere senza riuscire a convincerlo del tutto. Nel sedile del passeggero c'è Gori, mezzo morto e riverso ... Leggi tutto
Alle ore 10.02 l’iPhone comincia a vibrare rumorosamente sulla scrivania della cameretta dell’Indignato, muovendosi come se un esercito di untuosi poster boy stesse massacrando Lele Mora con dvd di Pumping Iron avvolti in asciugamani Fendi. L’Indignato sfila le coperte, si trascina con il suo pigiamone fino alla scrivania, prende il telefono, lo appoggia di fianco al letto, mette la sveglia in modalità snooze e si ributta sul materasso, continuando a premere il display ogni nove minuti per procrastinare la levataccia mattutina più del ritiro delle ... Leggi tutto
(Ovvero: un omaggio a Vladimir Sorokin.) - Chi è l’ultimo? - Io… - Ma è tutta fila questa? - Già. - Da quant'è che siete qui, voi? - Da ieri. - Cristo. - Anche lei è qui per... - E per cosa, sennò? - Già. - Guardi, a volte penso che sarebbe stato meglio non studiare e lavorare subito. - Che cosa ha studiato lei? - Giurisprudenza. Pratica non pagata per due anni. Poi il Grande Crack del 2018. - Ah, io sono laureato in scienze politiche e economia. Master all’estero, di qua e di là. - Disoccupato vero? - Disoccupato ... Leggi tutto
La carne di rifugiato politico libico sfrigolava e scoppiettava sullo spiedo, spargendo per tutto il giardino condominiale un delicato afrore di fucili do-it-yourself e ribellione soffocata nel sangue. L’Alpino osservò compiaciuto il Francese – un rivoltante ammasso di pinguedine e Schutzstaffel che ovviamente non sa una parola di francese – lisciare lascivamente la copertina di “Storia di un giacobino nordista”, opus magnum di un intellettuale eretico datata 1993. Lui lo chiamava “il mio Göring tascabile”, e si trattava dell’unico libro che fosse mai riuscito a ... Leggi tutto
Ciao, Francesco. Aldo? Finalmente sei riuscito a trovarmi. Sì, grazie a Dio. Ma non è dipeso da te. Neanche questa volta. Ti capisco, se sei arrabbiato con me. Non lo sono. Mi sono venuti i capelli bianchi e le macchie sulla pelle dopo quei 55 giorni infernali. A me sono venuti dei fori di proiettile sulla schiena. Non fare così, ti prego. Siete stati malvagi, grotteschi, cinici, spregiudicati, sconsiderati. Feroci. Non potevamo fare altro. Continui a ripetertelo dopo 32 anni? No, non veramente. L'hai appena fatto. Ricordati che non sono uno di quei giornalisti che ti chiamavano la prima ... Leggi tutto
È seriamente innocente, dopotutto, quando la raccolgo con i suoi occhioni blu alla Miley Cirus, i capelli biondi contornati da un cerchietto, le sue origini semi-nobili a rendere la violenza che mi appresto ad infliggerle politicamente corretta, con l'aiuto di diverse pasticche somministrate senza il suo consenso. Sedici anni da poco compiuti, purtroppo un affare che si preannuncia semi-legale – anche se per me ne ha comunque quattordici. Mi confida nel bagno del palazzo in cui si sta svolgendo la festa, con la voce soffocata ... Leggi tutto
Appena ho messo piede al Marco Polo di Venezia mi è sembrato tutto normale. Ero tornato per poco meno di una settimana dall'Erasmus a Parigi, principalmente per recuperare un barlume di eterossessualità e per farmi trapiantare un fegato nuovo. Sapevo che c'erano state le Regionali, a cui non ho votato per mancanza di alternativa tra Zaia, Zaia e Zaia, ma sapevo altresì che la transizione, dopo 15 anni ininterrotti di strapotere forzista, avrebbe impiegato più di qualche ora per arrivare a conclusione. Mi sbagliavo, terribilmente. Di ... Leggi tutto