Qualcuno Ti Ama Ancora, Federico Pizzarotti

Pubblicato da Blicero il 31.08.2012

Il nuovo film di Xavier Giannoli in concorso al Festival di Venezia, “Superstar“, narra la storia di un uomo qualunque che senza alcun motivo diventa una celebrità. La gente lo ferma per strada, lo fotografa, chiede autografi, lo fa diventare un eroe. I paparazzi si avventano su di lui come una muta di cani rabbiosi, i giornalisti impazziscono per avere sue dichiarazioni, i tabloid scoppiano di immagini e retroscena, le televisioni si sbranano per averlo in diretta. Mentre viene orribilmente sfruttato da uomini senza scrupoli che lo presentano come la novità del secolo, Martin Kazinski (questo il nome del protagonista) non riesce a capacitarsi di questo successo planetario e continua a ripetersi per tutto il film: “Perché?” Alla fine, senza essere riuscito a trovare una risposta al suo dramma, Kazinski perde il lavoro, finisce sul lastrico, viene odiato dai cittadini e, in definitiva, impazzisce.

Fatti i dovuti aggiustamenti politici, non sembra la storia di Federico Pizzarotti? Prendete l’intervista pubblicata sul Fatto Quotidiano di oggi, che cerca di tracciare un bilancio dei primi cento giorni da Sindaco. Prima domanda: “Sembrava che doveste cambiare Parma in un mese1. La realtà è più complessa…” Risposta:

Ci sono, certo, grossi ostacoli: il debito da centinaia di milioni blocca i progetti. E prima di avviare un’azione seria dobbiamo sciogliere i nodi del passato. Bisogna concludere gare e appalti non terminati, ricostruire la struttura del Comune, presupposto per il futuro. […] Ecco, abbiamo lavorato sui nodi del passato.

Traduzione: signori, non siamo riusciti a fare nulla.

Le successive domande tentano, quasi disperatamente, di far dire qualcosa a Pizzarotti. “Ma in cento giorni ci sono scelte davvero importanti firmate Pizzarotti?”, chiede il giornalista. Sì, dice Pizzarotti. Nel futuro, infatti, verrà aperto un ufficio “che contrasti l’elusione fiscale e recuperi somme importanti”; e un altro, nuovissimo “ufficio energia”:

Vogliamo riqualificare il patrimonio edilizio comunale – quindi uffici e scuole – con la partecipazione dei privati. Bonificheremo i tetti dove c’è ancora amianto, con la collaborazione di industrie specializzate nell’energia. I privati investiranno per poi utilizzare l’energia prodotta da pannelli solari.

Il giornalista insiste: “Questo in futuro. Ma il presente?”

Il  Comune spendeva 250mila euro l’anno per auto blu. Noi abbiamo fatto contratti da 20mila euro (che potrebbero scendere
a dieci).

E il mostruoso debito di quasi un miliardo di euro lasciato da una delle peggiori e più rapaci amministrazioni di centrodestra mai viste nella Seconda Repubblica?

Stiamo lavorando a concessioni importanti del Comune, come gli impianti sportivi. Ma c’è bisogno di interventi strutturali e di segnali. Finora alle prime del teatro c’erano i politici in posti pagati dal Comune, non sarà più così. Si andrà al Teatro, realtà importante per la città, ma ce lo pagheremo. E allo stadio tiferemo il Parma a spese nostre, in curva, tra i tifosi comuni. Poi ci siamo tagliati gli stipendi: 10% per sindaco, vice e presidente consiglio.

Se avessi fatto l’intervista, avrei scritto sul taccuino una cosa del genere: “Debito 1 mld di € (che nemmeno Morgan Freeman incarnato in Padre Amorth riuscirebbe a ripianare). Soluzione: pagare di tasca propria teatro e calcio + taglio del 10% stipendi. Bitch.”

Dopo aver delineato la politica economica del comune di Parma, il giornalista del Fatto passa in rassegna le critiche di questi primi mesi. Capitolo inceneritore – vera e propria anticamera dell’inferno sulla Terra per Abbeppegrillo & co. “Il fulcro del vostro programma era il “no” all’inceneritore. Ve lo siete rimangiato?”

No, speriamo di non doverlo utilizzare. A settembre organizzeremo un grande evento, spiegheremo alla città la nostra proposta. Dev’essere chiaro: dicono che se non si darà il via all’inceneritore, si dovranno pagare centinaia di milioni di penale. Ma i cittadini pagheranno anche se si farà: sulla bolletta.

Pizzarotti, insomma, sa che si troverà sotto il palazzo comunale folle inferocite di elettori del M5S che grideranno al tradimento del programma e annunzieranno l’arrivo dell’Anticristo alla diossina. E questa è solo la migliore delle ipotesi. La peggiore contempla una scomunica sul blog di Grillo e il confino alle Feste dell’Unità.

Capitolo assessori: “La scelta è stata molto lunga…”, sospira affranto il giornalista.

Ci siamo presi tempo perché volevamo persone e criteri nuovi. Non avevamo liste pronte di persone da piazzare come in passato.

È la pedissequa ripetizione della difesa di Grillo: siccome siamo diversi, nuovi, puri e puliti, ci abbiamo messo di più degli altri zombi partitocratici. Se l’avessero fatta subito la giunta, probabilmente avrebbero detto qualcosa del genere: “Non abbiamo voluto prenderci del tempo perché non avevamo persone da piazzare o con cui scendere a compromessi”. Peccato che a Mira, Sarego e Comacchio lo stesso Movimento Cinque Stelle ci abbia messo pochissimo a nominare la giunta.

Verso la fine dell’intervista arrivano le domande scabrose: l’ombra del Capo, l’affaire Tavolozzi2, Democrazia Diretta™ e Grande Rivoluzione®. Sulla prima questione, Pizzarotti reclama la sua indipendenza – un po’ come il figlio che va a Londra per “realizzarsi”, finisce a fare il runner in un ristorante indiano e poi finge di rifiutare i 50€ che il padre (che sente rarissimamente al telefono) gli ha bonificato sulla PostePay.

Come sindaco e rappresentante dei cittadini sono indipendente. Poi rappresentiamo anche un movimento e sentiamo i colleghi,  per chiedere consigli, confrontare le esperienze. Anche Grillo l’ho sentito. Nulla di più. Dal giorno del ballottaggio non è più venuto in città. I miei assessori sono testimoni che agiamo in autonomia.

E la Grande Rivoluzione®, chiede il giornalista con una cupa formulazione retorica, non è che fosse solo propaganda? Assolutamente no, risponde il Sindaco:

I cittadini possono seguire on line le nostre sedute. Ma è solo l’inizio: presto chiunque troverà le nostre decisioni sul sito del Comune, non solo le delibere, anche le determinazioni dei dirigenti. Tutto.

Il 5 Stelle, però, parla di partecipazione diretta dei cittadini…

In tempi molto brevi si terranno consultazioni certificate [lolwut?, nda]. I cittadini si iscriveranno, con la carta di  identità, e potranno esprimersi sui provvedimenti. Non saranno sondaggi senza garanzie, forum in cui ognuno magari scrive una battuta. I partecipanti faranno proposte. […] La gente sarà consultata su tante  scelte. Gli  interessati interverranno, con proposte, indicando alternative. Da cittadini.

In pratica, il comune di Parma diventerà una sezione distaccata di Politicainrete.it – e senza la possibilità di scambiarsi link porno nei messaggi privati.

Se i primi tre mesi sono stati così difficili e sofferti, non oso immaginare cosa possa succedere nei prossimi. Anzi, ci provo. Immagino Pizzarotti che, dopo l’ennesima polemica Movida-Grillo-Bersani-Gramellini-PopoloDerWeb e il debito comunale schizzato a più di un miliardo di euro, esce dal suo appartamento in vestaglia e ciabatte, agitando un campanaccio per le vie della città e gridando a squarciagola: “Hanno vinto i cittadini, hanno vinto i cittadini!” Poi, una volta varcata la soglia del Consiglio Comunale, Pizzarotti trova Casaleggio seduto sulla poltrona di Sindaco, intento ad accarezzare un cucciolo di rettiliano con le fattezze di Tavolozzi.

Pizzarotti lo fissa attonito, smette di urlare e gli rivolge una semplice domanda.

“Perché? Perché io?”

  1. “Sembrava”, già. Mi chiedo chi, negli scorsi mesi, abbia presentato questo impiegato del Credito Emiliano come un rivoluzionario che ha espugnato Stalingrado. []
  2. Pizzarotti liquida così la questione: “Si era parlato di lui come direttore generale del Comune, quella figura non l’abbiamo più”. Ah. []

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Drop the Hate / Commenti (5)

#1

i-ffss
Rilasciato il 31.08.12

quando qualcuno sbeffeggiò quello zombie di Bersani per aver detto “…non voglio governare sulle macerie…”: Pizzarotti governa sulle macerie avendo vinto le elezioni proprio grazie alla campagna elettorale delle macerie: quando prometti per vincere e non vinci per promettere ecco che capita….

#2

Anonimo
Rilasciato il 31.08.12

[…] […]

#3

Jamaico
Rilasciato il 31.08.12

Che post fazioso ed inconcludente. Solo merda addosso ad una persona onesta. Congratulazioni. Come diceva Moretti: “Ve lo meritate D’Alema”.

#4

Melissa P2
Rilasciato il 31.08.12

“forum in cui ognuno magari scrive una battuta”: non sapevo Beppe fosse anche contro Spinoza.

#5

i-ffss
Rilasciato il 03.09.12

che patetico commento: “merda ad una persona onesta”! sei onesto e lavori male? ti contesto perchè lavori male, fine! l’incapace ed incocludente ma onesto è la soluzione per i mali dell’Italia? No grazie, qui servono solo persone competenti e capaci: di disonensti e di onesti ma incapaci ne abbiamo avuti troppi…

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