Tutankhamon Si È Fermato A Valnogaredo

Pubblicato da Blicero il 31.08.2011

La macchina percorre un tornante a destra, uno a sinistra, poi si arrampica tra paesi, frazioni, uliveti, vigneti, ristoranti e cantine, mentre ai lati della strada la vegetazione, irregolare e sinuosa, accompagna i suoi movimenti. Il motore sussurra e poi sbraita – prima, seconda, di nuovo prima, terza in un tratto semi-sterrato pianeggiante, per un attimo quarta…È il 20 agosto, e il monte Venda che sovrasta il paese di Valnogaredo e gli interi Colli Euganei (Padova, Veneto) sembra un gigantesco phon che spara ondate torride di aria che si appiccicano alla pelle come solo uno sciame di Scilipoti può fare con un sottosegretariato.

Se non si conoscono un minimo queste zone lussureggianti e contaminate da antenne, ripetitori e abusi edilizi di ogni tipo, perdersi è più facile che risanare il buco del San Raffaele di Milano. Con non poca fatica riesco ad arrivare alla meta. Prima di scendere, do una veloce occhiata al dépliant che tengo in mano: “PIRAMIDE VENETA – L’energia del cosmo per l’evoluzione umana”. Il piccolo cancello verde con l’insegna “Associazione della Piramide Veneta” è aperto. Lo varco. Attenendomi al dress code prescritto dal volantino, sono completamente vestito di bianco (poiché il bianco “assorbe meglio l’Energia”): camicia, pantaloni, scarpe, calzini e mutande.

La “Piramide di Luce”, costruita nel settembre del 2010, è un blocco di granito e onice 7×7 m appoggiato a terra che, stando al sito dell’associazione, serve a “accelerare la consapevolezza dell’individuo che si espone ad essa” nonché ottimizzare “la stabilità dei cinque maggiori punti energetici che sostengono la penisola italiana, nell’evento di imminenti modifiche delle energie italiane e planetarie collegate al Periodo del 2012”. La struttura si integra nel paesaggio circostante come Shaquille O’Neal in tutù in un saggio di danza classica: a prima vista potrebbe essere una visione ironicamente affascinante, ma dopo qualche secondo ci si accorge che non c’entra – e non c’entrerà mai – assolutamente nulla.

L’area in cui sorge la Piramide è amministrativamente blindata, un parco naturale sottoposto ad ogni tipo di vincolo burocratico – per ottenere i permessi necessari a costruire una piscina, ad esempio, non sarebbe sufficiente corrompere l’intero Europarlamento. Figurarsi tirare su una piramide. Lo scorso 8 agosto, infatti, si sono presentati al cancello operai, funzionari del Parco Colli (l’autorità amministrativa preposta alla supervisione del parco) e ruspe per demolire la struttura. Ma l’accesso era sbarrato: l’agriturismo “Alto Venda” che ospita la Piramide era circondato da un nastro da cantiere rosso e bianco e alcune automobili. La resistenza opposta dai Figli della Piramide ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, che nulla hanno potuto quando i “fedeli” hanno minacciato di rinchiudersi dentro la Piramide qualora le ruspe avessero cominciato a spaccare il granito. Missione: fallita.

Di fronte alla Piramide c’è una casupola in legno, leggermente rialzata. Ci entro con una faccia à la Mark Wahlberg/Raoul Bova in un loro qualsiasi film: completamente inespressiva. “Volevi visitare la piramide?” mi chiede una signorina vestita di bianco, sorridente. Annuisco, abbozzando a mia volta un sorriso. Nell’arco di un minuto scarso, ho già in mano un pezzo da 50 € per pagare l’ingresso alla Piramide (9 €) e l’iscrizione all’associazione (altri 9 €). Mentre aspetto che arrivi la mia “guida” per catechizzarmi sulla funzione della Piramide e sulle attività legate a essa, guardo cosa c’è sugli scaffali della casupola. Libri di vario genere (tra cui una raccolta di discorsi di Sai Baba e un manuale di “Medicina vibrazionale”), lastre di granito caricate con l’energia della Piramide (8 €, che presumo sia il costo medio di 2,5 cm della Salerno-Reggio Calabria), olio “energizzato”, gonne e magliette bianche rispettivamente a 30 e 20 € e, tra le altre cose, una foto della Piramide con cui si possono “caricare cose, cibi e bevande” per la modica cifra di 5 €.

Finalmente arriva la guida, M., un uomo con dei baffetti bianchi che potrebbe tranquillamente essere mio padre. Mi porta nell’uliveto adiacente alla Piramide. Ci sediamo sugli scalini ricavati dal lieve pendio, e qui inizia a farmi il corso introduttivo. Anzitutto, mi dice, la struttura è “potentissima, veramente potentissima”, composta al 70-80% da “energia cosmica e tellurica”. Lo scopo? Salvare l’Italia e, in subordine, il mondo intero. “Ne servirebbe una in ogni regione”, sostiene. Poi una pausa; giocherello nervosamente con il legno degli scalini, e scacciando gli insetti mi domando se prima o poi spunterà fuori l’argomento del signoraggio. “L’abbiamo costruita perché ce l’hanno detto. Devi sapere che noi, in tutto quello che facciamo, siamo guidati”. Alzo la testa: “Da chi siete guidati?” “Dagli angeli.” “Dagli angeli?” I suoi occhi s’illuminano di beatitudine. “Sì, gli ordini ci vengono direttamente dall’Arcangelo Michele, il capo di tutti gli angeli”. M. prosegue, affermando di essere, lui e tutti quelli che si occupano attivamente della Piramide, in contatto diretto con l’Arcangelo. “Qualche tempo fa Lui mi ha detto alcune cose, a proposito di questa Piramide. Ha detto che è ‘la più potente sulla faccia della Terra’. Ha detto proprio così…” Replico: “E come si può dubitare di quello che dice un angelo?” Ridiamo entrambi – sebbene per motivi leggermente diversi. “E l’Arcangelo mi ha anche detto che questa Piramide ‘diventerà una leggenda’”. M. muove ritmicamente su e giù la testa, trasognato. “Una leggenda.”

Si entra nello scabroso tema dell’abuso edilizio. “Purtroppo sì, la vogliono demolire. Ma io sono convinto che ci siano forze oscure che tramano nell’ombra”. “Che tipo di forze oscure? Demoni?” “Sì, il Male. Lucifero…” “Lucifero?” “Già…e non solo. Anche gli Alieni sono interessati.” “Gli Alieni?” “Essendo molto potente anche a livello cosmico, la Piramide attira gli Alieni. Contro gli Alieni persino gli angeli non possono fare nulla.” “E come si possono fermare?” “Solo gli Spiriti Cosmici possono fermarli. E ne fanno fuori continuamente, di Alieni…Continuamente.” Riattacca: “Gli Alieni, inoltre, impiantano anche dei microchip negli umani…” “Sì, l’ho letto in qualche libro – asserisco – Ho anche letto che lo fanno con la complicità delle forze politiche. Proprio come in X-Files.” “Esatto, proprio così. Se la demoliranno, comunque, ne costruiremo una ancora più grande”.

Domando se l’energia della Piramide può essere convogliata anche all’esterno, verso persone care. “Certo”, mi risponde. Gli spiego i tre motivi della mia visita: “Il primo motivo è personale. Il secondo riguarda una mia amica, una sarta di Pordenone che ha avuto, diciamo, una richiesta particolare da un cliente un po’ eccentrico.” M. mi fissa: “Che tipo di richiesta?” “Ecco, il cliente vuole una veste protettiva contro le scie chimiche – scandisco bene le parole scie chimiche – quelle rilasciate nel cielo dai governi, sai, controllo della mente e robe del genere…” Sorride. Cazzo, l’ho sparata troppo grossa? “Vedi, questo è quello a cui porta la paura…Qual è il terzo motivo?” “Ci sarebbe un mio amico blogger/giornalista romano, un obeso sulla quarantina con moglie giovane e figlio. Lui è totalmente ossessionato dal poker. Partecipa continuamente a tornei. Il suo vizio per il gioco d’azzardo, oltre a mettere in pericolo la famiglia, gli ha già fatto chiudere dopo appena tre numeri un settimanale molto ambizioso appena fondato. Un giornale che aveva delle grandi potenzialità. Un giornale che poteva essere la voce della generazione dei nati dopo il 1 gennaio 1970”.

Mi sento quasi pronto per entrare nella Piramide. “Ti ho già fatto mezzo corso, praticamente!” scherza M. Ma prima di accedere all’interno – oltre a dover rimuovere oggetti metallici quali “fibbie, penne, monete, orologi, occhiali in metallo, cellulari e macchine fotografiche” perché potrebbero disturbare l’Energia – bisogna assolutamente purificarsi dall’Odio. Bisogna eliminare ogni energia negativa prima di assorbire quella della Piramide (“perché l’energia della Piramide è potentissima, ma deve essere usata bene”). Insomma, bisogna fare quello che loro chiamano lo “scarico”. M. invoca su di me il settimo (?) Chakra. Restiamo in silenzio per qualche interminabile istante, io con gli occhi chiusi, vestito di bianco e seduto in un uliveto a inspirare/espirare per finta, con alle spalle un obbrobrio di granito costruito senza alcun permesso…“Ora – bisbiglia la mia guida con il suo marcato accento veneto – immagina che al posto dell’alluce ci sia un rubinetto…Aprilo e lascia scorrere l’odio e i sentimenti negativi”. La visione del rubinetto al posto dell’alluce mi convince di una cosa: questi non sono i Colli Euganei. Questa non è Italia. Questo è il remake non autorizzato del film giapponese “Tetsuo: The Iron Man”. Controllo il braccio destro: no, non è ancora spuntato il telefono della doccia.

Finalmente sono dentro. L’odore è una via di mezzo tra l’interno di un armadio Ikea e un prefabbricato per il terremoto dell’Aquila appena inaugurato da Berlusconi. Agli angoli della Piramide ci sono delle candele spente. Al centro, sopra un tappeto probabilmente comprato durante la liquidazione di quei negozi persiani gestiti da pakistani che si spacciano iraniani, ci sono una pietra bianco-rosacea e un biglietto scritto a mano che annuncia che la Piramide è “immune dall’influenza delle persone di potere”.  Una coppia di mezza età, Signore I & Signora II, si unisce a me e M. Ci sdraiamo. La “meditazione” consiste nello stare fermi per mezz’ora su un pavimento duro, senza far nulla, muti, con una temperatura interna che sfiora quella di un copertone di una drag car dopo un burnout. Dopo quindici minuti, Signore I comincia a russare sonoramente; solo il provvidenziale Colpetto Sul Gomito di Signora II ci mette al riparo dall’ira funesta dell’Arcangelo Michele. Terminata la Mezz’Ora Più Fottutamente Lunga Della Mia Vita, M. ci fa riunire in cerchio. Ci prendiamo per mano. “E ora trasmettiamo l’energia a Don Tarsilio, che domani verrà a benedire questa Piramide…” Don T., come mi aveva detto prima M., è un prete sensitivo (cioè che “vede certe cose”) di una parrocchia vicina a Valnogaredo. Ma non mi aveva detto che sarebbe venuto a benedire questo ammasso di granito pagano che mescola elementi New Age, Sai Baba e, come si legge nel sito, “Theta Healing, Breathwork, Erboristeria, Fiori di Bach, Pensiero positivo, Reiki, Yoga, Tai Chi, Cromopuntura, Tappino (EFT)”.

Guadagnata l’uscita, ritorno al piccolo casolare di legno. La signorina bionda che mi aveva accolto all’inizio mi chiede com’è andata. “Benissimo – rispondo – Mi sento già cambiato”. Dopo aver tracannato una caraffa d’acqua al cui interno è attaccata una pietra di cui non voglio sapere né la composizione né la provenienza, mi avvicino a M. Lo prendo in disparte e gli confido le mie tribolazioni nell’inviare l’energia al quarantenne obeso romano, come se lui non la volesse ricevere. Il suo sguardo diventa contrito, interrogativo. “Continua a provare”, mi esorta. “Ma sappi che puoi arrivare fino ad un certo punto. Poi c’è il libero arbitrio…Se lui continua su questa strada, vuol dire che il suo destino è seguire quella strada” M. spiega la sua personale concezione del gnôthi sautón: “L’importante è che uno sia in pace con sé stesso, che sia veramente consapevole. Se lo sei, puoi anche rovesciare le montagne.” “Già, come il famoso santone Jimi Hendrix.” “Esatto, proprio come lui!”. Saluto M., che mi dà appuntamento alle 16.30 dell’indomani. Il grande giorno: la Benedizione. Prima di andarmene compro la foto a 5 € della Piramide per ricaricare gli oggetti e il cibo.

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Drop the Hate / Commenti (8)

#1

Destrosio Al Magnesio
Rilasciato il 31.08.11

Portami con te. Andiamo a Pissignano, dal fondatore del cervello di Andrea Pezzi.

#2

Adrem
Rilasciato il 31.08.11

Grandioso reportage: complimenti.

#3

Charlie
Rilasciato il 01.09.11

non so come hai fatto, su “ah, un altro avvocato!”, a non impazzire distruggendo tutto ciò che ti si parava davanti con furia omicida

#4

piera
Rilasciato il 02.09.11

http://ferroviedellostatoreclami.blogspot.com/2011/09/kundera-vs-sally-spectra.html

Non capisco perche molte ragazze tentano di sedurmi con tutta quella tenacia pur sapendo che io un giorno potrei avere la congiuntivite.

#5

Alex Dubcheck
Rilasciato il 06.09.11

M. spiega la sua personale concezione del gnôthi sautón: “L’importante è che uno sia in pace con sé stesso, che sia veramente consapevole. Se lo sei, puoi anche rovesciare le montagne.” “Già, come il famoso santone Jimi Hendrix.” “Esatto, proprio come lui!”

Dimmi che è un tuo scherzo,
e questa risposta non è mai stata data veramente….

#6

Alex Dubcheck
Rilasciato il 06.09.11

Nel frattempo, permettemi di congratularmi con te
per questa angosciosa frase,
vale da sola tutto l’articolo e anche l’opera completa
di Niccolò Ammaniti, seriamente

Non sono qui veramente. Non sono io.
Questa è la maschera della mia sanità mentale che sta prendendo fuoco,
innaffiata dalla tanica di benzina che il Sole le sta sadicamente rovesciando addosso…

#7

Destrosio Al Magnesio
Rilasciato il 20.09.11

Buttata giù.

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