Gli Eroi Non Parlano

Pubblicato da Blicero il 6.01.2009

Salvo Lima

Tralasciando i maxi arresti di facciata, che sono fisiologici in una contrapposizione tra Stato-Antistato che piace tanto ai bambini, la mafia se la sta passando molto bene. I processi politici sono finiti con l’assoluzione di Mannino – in attesa della purificazione giuridiziaria per Dell’Utri in appello. La riforma della giustizia prossima ventura sarà molto gradita a Cosa Nostra. Le intercettazioni sono sul viale del tramonto. I boss riescono tranquillamente ad aggirare il farraginoso meccanismo delle aste giudiziarie e riprendersi i beni sequestrati.

Nonostante la crisi economica, gli affari vanno a gonfie vele (come al solito). Si sa, un po’ di propulsione economica, non importa se illegale (anzi, meglio), non può che far tornare il sorriso alle esangui casse statali che giacciono al reparto malati terminali, abbandonate in mezzo alla corsia come un extracomunitario qualsiasi.

I problemi sono altri e, come sempre, stanno su internets. Il Times (che si facesse gli affari suoi, diamine!) ha lanciato un gravoso allarme: ci sono dei gruppi su Facebook1 che INNEGGIANO ai boss mafiosi. E Facebook è colluso con la Cupola, dato che non li censura – in compenso rimuove le tette delle mamme che allattano. Ovviamente l’occasione è troppo ghiotta, quindi si alza la cornetta, si chiama qualche vittima di mafia, gli si dice che su un social network si esaltano quelli che hanno messo le bombe sotto i propri cari, che si chiede la santificazione per Provenzano (“Santo subito!”) ed il risultato è assicurato: se il gruppo di Totò Riina qualche giorno fa contava 2000 iscritti, ora ne può contare più di 5000!1!

Facebook è composto approssimativamente al 90% da cazzate insensate e al 10% da stronzate assolute & senza speranza, che vengono amplificate all’ennesima dal raptus che ha colto gli italiani e li ha obbligati a prendere d’assalto il giocattolino con cui far finta di organizzare feste, eventi e, soprattutto, ritrovare i vecchi compagni delle elementari che non si vedevano da 15 anni – e ci sarà pur stato un motivo, no? Ecco, non è da prendere sul serio. Un po’ come Grillo: all’inizio ti stuzzica, guardi un paio di filmati su YouTube, leggi uno-due post preparati dai suoi fedeli e poi torni su Youporn.

Tra gli italiani che frequentano Facebook ovviamente c’è anche qualcuno affascinato dalla mafia2, e non solo perchè vive in quelle zone. Per lui inneggiare a Totò Riina è una cosa simpatica, ma non perchè sia mafioso: è perchè non sa fondamentalmente un cazzo di quello che è successo dagli anni ’80 fino al ’92-’93, essendosi informato solo guardando il Capo dei Capi. In “La mafia è bianca” i due giornalisti intervistano delle persone in un paesino, e Riina è considerato un santo. Ad ogni delitto di mafia c’è il solerte giornalista che gira i paesi chiedendo notizie sui mafiosi, e nessuno risponde. A Casal di Principe Saviano è un buffone che doveva starsene zitto. Nessuno scandalo, perchè ormai la televisione ha imposto l’omologazione di quel modello. Speriamo che siano tutti iscritti al gruppo su Facebook, altrimenti come ci si indigna?

Collusione, che passione!

Arriviamo al punto: siamo stanchi che solo i grandi boss mafiosi, rozzi, villani e analfabeti, ricevano l’immeritata gloria. C’è una costellazione che gravita attorno a loro, che si muove, gira, ondeggia e garantisce il successo perpetuo alla criminalità organizzata. C’è gente che si spacca la schiena 24 ore al giorno per distruggere questo paese, e mai nessuno che profferisca un timido “Grazie” o che si complimenti per l’efficienza dell’Opera.

Ciancimino

I concorrenti esterni permettono il riciclaggio di denaro sporco, i depistaggi, le soffiate prima delle perquisizioni, le latitanze di decadi e decadi, l’infiltrazione nell’economia legale, la revisione dei processi, le misure di legge ad hoc: sono la vera forza della mafia. E’ per questo che abbiamo deciso di aprire un gruppo su Facebook (il nemico si combatte e si sconfigge sul suo campo) che renda omaggio a tutti questi eroi silenziosi, martiri dell’oblio e della disinformazione: “Gli Eroi Non Parlano“.

COMBATTERE IL SISTEMA DALL’INTERNO SI PUO’!!1!!11!11!111!!!!1

I silenziosi fiancheggiatori della criminalità organizzata sono sempre più spesso dimenticati dai media e dal pubblico, che preferiscono le storie di mafia folkloristiche, ormai banali e ridondanti, e l’esaltazione dei boss di turno.

Molti di loro, nel corso degli anni, sono dovuti scendere ad orribili compromessi, arrivando addirittura ad infiltrarsi nello Stato o, peggio ancora, ad essere collusi con lo Stato. Senza i politici e i poliziotti corrotti, i servizi deviati, gli intermediatori finanziari, i banchieri, etc. dove sarebbe ora la mafia? Rimarrebbe quella descritta da Sonnino e Franchetti nel 1876 in Sicilia, la camorra pre cemento/NCO/casalesi, la ‘ndrangheta radicata solo sul territorio e non in tutto il mondo: un simpatico fenomeno di costume.

Questo gruppo vuole essere semplicemente un sentito e doveroso omaggio a queste persone che rendono possibile la disfatta dello Stato e la caduta di una Nazione in un baratro senza fondo!1

Gli Eroi Non Parlano

Accorrete numerosi!11

  1. Da quando i giornalisti italiani hanno scoperto il meraviglioso mondo di Facebook non passa giorno senza che venga segnalata qualche “Pazzia” o “Cosa Curiosa Che Solo Su Internets 2.0 Poteva Succedere”. E’ l’effetto Second Life: se arriva sui giornali vuol dire che sta per morire miseramente o che è già morto da anni e si sta pasteggiando su un cadavere in decomposizione. []
  2. Ci sono quelli che vogliono sterminare i rom, insomma, ci sarà pur un posticino per i simpatizzanti della prima azienda statale!!1 []

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Drop the Hate / Commenti (1)

#1

Fabio Politi
Rilasciato il 29.05.09

grazie di esistere! ; p

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