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Alla fine del 2013 il giornalista inglese Paul Mason si chiedeva: «Dove inizierà la prossima rivolta?». L’inizio del 2014, almeno in Europa, ha visto la definitiva esplosione dell’Ucraina ed il proseguimento delle proteste in Bulgaria, che ormai hanno superato i 230 giorni consecutivi. A questi due stati dell’Europa dell’Est si è aggiunto un paese balcanico che si riteneva quasi del tutto pacificato: la Bosnia-Erzegovina. Il 5 febbraio 2014 a Tuzla (città di 120mila abitanti) migliaia di persone – in prevalenza lavoratori e studenti – scendono in ... Leggi tutto

Pubblicato da Blicero il 7.02.2014

La Slovenia è, in teoria, un paese facilissimo da spiegare. In mezzo a un'Europa orientale e centrale lacerata fra mille identità e divisa fra duemila minoranze, la Slovenia è un paese compatto, pieno soltanto di sloveni, forte nelle proprie certezze: e la principale è che, se si è obbedienti e laboriosi, si arriva da qualche parte, o quantomeno si costruisce un'esistenza - individuale e collettiva - salda e sicura. Forse gli sloveni non avranno gli slanci imprevedibili e geniali degli altri slavi del Sud o del ... Leggi tutto

Pubblicato da Tamas il 15.05.2013

Alla fine Croazia-Serbia l'hanno giocata, e non è successo niente. D'altra parte, a dispetto della preoccupante vigilia di tensione descritta dai media italiani e occidentali (la cui visione è sempre più datata e fuori fuoco: si segnala per assurdità la presentazione del match su Repubblica), non si vede cosa potesse succedere di tanto grave in uno stadio privo di tifosi serbi. Allo stesso modo non ci saranno croati a Belgrado nel match di ritorno; nel calcio, come in altri ambiti, la reciproca pulizia etnica si conferma ... Leggi tutto

Pubblicato da Tamas il 25.03.2013

È morto Ante Marković, ormai un paio di settimane fa (la notte del 28 novembre, per l'esattezza), ma l'ho saputo solo questo fine settimana: me l'hanno detto al momento di chiedermi questo necrologio. Era da un po' che non mi chiedevo, sfogliando un libro o saltando di link in link tra pagine marginali di internet, che fine avesse fatto lui o qualche altro personaggio di quel teatro tragico e farsesco che sono stati il declino e la fine della Jugoslavia. Si scrive spesso in questi casi ... Leggi tutto

Pubblicato da Tamas il 15.12.2011

Nel 2003 Jean Claude Van Damme si rende conto di una cosa molto semplice: gli anni '90 sono finiti da un pezzo. Il suo momento artistico è difficile e sembra che tutti, a partire dalla grande industria, stiano cominciando a dimenticarsi di lui. Anche il suo genere, l'Action, vive sospeso tra lo stallo post-sbornia ed il rigurgito di disprezzo della Critica Che Conta (CCC). Ma c'è ancora qualcuno che si ricorda bene di lui. È Ringo Lam, regista di thriller d'azione di Hong Kong con cui ... Leggi tutto

Pubblicato da Blicero il 21.11.2011

Voi lettori, che siete gente sveglia, sapete meglio di me che la giustificazione dell'invidia per ogni atto ostile mosso contro qualcuno che spicchi per qualche motivo sulla massa (perché è ricco, intelligente, affascinante, famoso; quello che volete) regge fino a un certo punto, o molto spesso non regge per nulla e si rivela per quel che è, ossia un ridicolo alibi. Resta il fatto, tuttavia, che la maggior parte della gente è noiosa e vive esistenze noiose. Giovanni Di Stefano, avvocato italo-inglese arrestato a Palma di ... Leggi tutto

Pubblicato da Tamas il 25.02.2011

"Gesù ha detto di porgere l'altra guancia se ti colpiscono una volta, ma non ha detto cosa fare quando ti colpiscono due volte." - Zvonimir Boban Il 13 maggio 1990 il mondo si accorse da una partita di calcio che qualcosa non andava in Jugoslavia ((A tal proposito, l'ottimo documentario "The Last Yugoslavian Football Team" ripercorre la dissoluzione della Jugoslavia attraverso il calcio.)). Le immagini ce le ricordiamo tutti: gli slogan lugubri, gli scontri sugli spalti e in campo, gli stessi giocatori coinvolti nelle risse. L’icona ... Leggi tutto

Pubblicato da Tamas il 13.10.2010

"Uccidere 50mila musulmani in più non porterebbe a niente. Recupereremo in seguito. La nostra vera priorità è sbarazzarci della popolazione musulmana" scrive Radko Mladić, il boia latitante di Srebrenica, nei suoi diari appena usciti. I diciotto quaderni, oltre a definire i musulmani il "nemico comune", accusano anche UE e USA di "flirtare con i musulmani perché hanno interessi in Medio Oriente". Per l'Aja è la pistola fumante della pulizia etnica, mentre per i dirigenti della scuola leghista di Adro è una materia interessante per il ... Leggi tutto

Pubblicato da Blicero il 15.09.2010