Mujaheddiaz

Pubblicato da Blicero il 19.05.2010

Sta diventando sempre più impossibile fare satira in Italia, a patto di non essere un redattore del Tg1 o uno stand-up comedian americano.

Oggi è infatti uscita la sentenza d’appello per il massacro della scuola Diaz – sentenza che finalmente ristabilisce un po’ di verità dopo 9 anni di impunità, promozioni di picchiatori e Scajola. Le reazioni politiche ovviamente non si sono fatte attendere, e per una volta vale la pena di riportarle per intero1.

Isabella Bertolini (Pdl): «Sembra che a Genova più che un sereno processo si sia svolta una sorta di vendetta in nome dei no global consumata nei confronti della polizia e degli stessi magistrati di primo grado. A ben guardare lascia stupefatti la composizione dello stesso collegio giudicante che ”casualmente” risulta formato da magistrati di totale ortodossia rossa. Sicuramente tutti i giudici del collegio appartengono alla stessa corrente di giudici di sinistra così come si autodefiniscono all’interno di Md».

Enrico Costa (Pdl): «Possono due diversi collegi giudicanti esprimere verdetti totalmente antitetici sui medesimi fatti? Sembra che su questa sentenza si stia compiendo da un lato una sorta di guerra fra le forze di polizia e la magistratura e dall’altro, cosa più inquietante, una faida tutta interna alla magistratura stessa. La fretta con cui la Corte d’appello ha svolto il processo senza neanche voler rifare l’istruttoria, decidendo quindi sulle medesime carte in base alle quali hanno giudicato i loro colleghi di primo grado, appare un sonoro schiaffo a chi aveva emanato la precedente sentenza».

Jole Santelli (Pdl): «Quando in nome del popolo italiano tre giudici ribaltano una sentenza di un precedente tribunale e lo fanno sulla base delle medesime risultanze processuali e senza neanche sentire l’esigenza di rinnovare il dibattimento, allora la sentenza acquisisce un valore simbolico e ideologico. Visto poi che sotto processo sono uomini oggi al vertice della lotta alla mafia e che hanno ottenuto clamorosi successi, ciò che è accaduto nel “processo Diaz” non può che lasciare profonda delusione nei cittadini. A questo punto sarà la Corte di cassazione a decidere se avevano ragione i giudici di primo grado o i loro severi censori d’appello. Intanto la mafia ringrazia».

Maurizio Paniz (Pdl): «La sentenza di Genova rappresenta una pagina difficile per la magistratura italiana, come sempre quando una decisione sovverte quella di un giudice antecedente: la visione così diversificata dei fatti, incide sul senso di sicurezza che il cittadino matura nei confronti dei giudici, lasciando perplessi di fronte ad una valutazione così pesante del comportamento di forze dell’ordine preposte alla tutela dei cittadini».

Beatrice Lorenzin (Pdl): «La sentenza d’appello del “processo Diaz” nei confronti dei vertici della Polizia è profondamente inquietante e calpesta anche la credibilità stessa della magistratura. Si tratta di un progetto portato a termine con lucida determinazione al solo scopo di intaccare la credibilità non solo della Polizia ma soprattutto di chi oggi la rappresenta in primo piano e in modo più esposto sui fronti criminali. La ferma volontà di portare avanti tale progetto calpesta altresì la credibilità stessa della magistratura che di fronte al popolo italiano non può decidere per estremi come avvenuto a Genova fra il primo grado e l’appello».

Giorgio Stracquadanio (Pdl): «I mujaheddin hanno avuto la loro temporanea vittoria. È sembrato più un giudizio da “tribunale del popolo” quello che si è svolto a Genova davanti alla Corte d’appello per il caso Diaz. Un giudizio politico su un’accusa tutta politica e senza aderenza ai fatti. È evidente che la procura sin dall’inizio ha costruito il suo teorema politico e, come hanno detto gli stessi pm Zucca e Cardona Albini, ci sono voluti forza e coraggio da parte del collegio per sposarlo in pieno».

Ecco, se il governo ha intenzione di proteggere e lasciare al proprio posto dei manganellatori che hanno violentato lo stato di diritto per qualche lunga e interminabile ora, io esprimo la massima solidarietà ad un sospettato di due omicidi vittima della furia persecutoria/estradatoria della perfida terra d’Albione.

Da oggi siamo tutti pluriomicidi, Danilo.

  1. I corsivi sono miei. []

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Drop the Hate / Commenti (3)

#1

Tweets that mention Mujaheddiaz - La Privata Repubblica -- Topsy.com
Rilasciato il 19.05.10

[…] This post was mentioned on Twitter by laprivatarepubblica. laprivatarepubblica said: Nuovo post su LPR: Mujaheddiaz http://bit.ly/dpgzfG […]

#2

marco
Rilasciato il 19.05.10

Scopro oggi questo sito: mai più senza!

#3

John Blacksad
Rilasciato il 13.06.10

Di chi è il disegno?

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