Mubarak Piange Trasformismo

Pubblicato da Blicero il 28.10.2010

Adesso cade, si ripete ai bambini sotto le coperte per farli dormire. Adesso cade, vedrete, manca poco, siamo ormai alla fine, il Götterdämmerung è in corso, torneremo finalmente ad essere liberi, sì, come abbiamo potuto cascarci tutti quanti? Adesso cade, la preghiera collettiva prima di mangiare, il birignao apparecchiato prima di sputare pezzi di fegato davanti ai telegiornali di minzolinifeltribelpietro. Lasciatemi far esplodere una rivelazione nucleare nella biosfera emozionale e mediatica in cui state vivendo: non cade. Leggere i verbali di minorenni marocchine con quel fremito di incontrollabile indignazione e aggiornare compulsivamente i vostri status su Facebook con “BUNGA BUNGA! IHIH!” non sposterà di un millimetro il fatto che mancano ancora tre anni al 2013, e che dopo il 2013 non si sa cosa succederà.

La frenesia fin-du-régime coglie finanche gente che ha contribuito fin dall’inizio al consolidamento di questo sgangherato sistema di potere, o più correttamente definibili come “antiberlusconiani dal ’46”. Tra ieri e oggi Alfredo Biondi e Tiziana Maiolo sono infatti usciti dal gruppo, accompagnati da pianti di disperazione e strazianti appelli di ripensamento di ben zero persone. Dopo 16 anni di onorato servizio, i due hanno sbattuto la porta a mezzo stampa e dichiarato il loro disgusto e la loro angoscia per quello che è diventato il partito in cui si sentivano a casa. Come è possibile? si chiedono battendosi il petto e scrostandosi le cataratte che hanno occluso la vista in tutti questi anni. Perché proprio a noi e non a Goebbels?

L’ottantenne Biondi, già ministro del decreto salvaladri (prototipo giuridico del torrente di leggi ad personam che avrebbe allagato i codici), affida le sue memorie dal sottosuolo a Luca Telese del Fatto Quotidiano: “Non ne potevo più. Ormai nel partito tutti pensano ad adulare il capo solo per fare carriera o arricchirsi”, e per ormai si intende DA CIRCA VENT’ANNI. “Vede, rispetto a quelli nati con le certezze delle ideologie, noi liberali eravamo come tergicristalli. Siamo cresciuti con una dialettica interiore, con un dubbio: ‘Sì-No, Sì-No’” spiega l’ennemila-volte ministro e deputato, ininterrottamente in Parlamento dal 1979 (prima con il Pli, poi con Forza Italia e infine con il Pdl). Evidentemente in tutto questo tempo non ha mai piovuto, dato che il tergicristallo si è messo in funzione solamente quando il parabrezza è stato sfondato dalle tonnellate quotidiane di cronache giudiziarie, inchieste, diritti televisivi, frodi fiscali, collusioni mafiose, troie e Capezzone – cioè troppo tardi.

Biondi, ovviamente, se ne va via “senza rancore”. Ma non può non denunciare come i John Stuart Mill e gli Adam Smith di Forza Italia, che hanno grandemente contribuito alla formazione della grandissima teoria del “Non Far Finire Al Fresco Il Padrone E Al Contempo Proteggere I Suoi Bilanci Consolidati E Le Sue Puttane”, siano stati tutti quanti epurati. Maître à penser del calibro di Jannuzzi, Pera, Urbani e Arrigo Sacchi. Oh, che peccato: dovremmo far vincere l’appalto del Dissenso Interno al solo Bocchino-Trockij, e affidarci completamente a lui per sconfiggere il male. Una prospettiva che mi costringerà nei prossimi anni a fare la verticale sul water per pisciare. Dalle orecchie.

La defezione di Tiziana Maiolo è sulla stessa lunghezza d’onda. “Per Berlusconi provo ancora stima e affetto, ma non voglio stare in un partito pieno di affaristi”. E quindi tanto vale passare subito a Futuro & Libertà, cioè con gli ex alleati e camerati compagni che stavano nello stesso partito pieno di affaristi – anche loro giunti alla tardiva redenzione dopo un doloroso percorso di incarichi di governo, votazioni plebiscitarie sulle rogatorie, conquiste di amministrazioni locali e interminabili cene tra farfalline, tartarughine, tombe fenicie, cani regalati da Bush, vestiti neri con poco trucco e docce gelate. “Chissà che dispiacere, per Silvio”, chiosa malefico il giornalista di Repubblica che l’ha intervistata. “Non posso farci niente, un partito leaderistico e carismatico non fa per me”. Già. Deve essere stato proprio orribile vivere una vita che ha più colpi di scena e cambi di trama di una sceneggiatura di Lost. La Maiolo è infatti partita con Rifondazione Comunista alle elezioni per la Camera nel 1992, poi si è candidata come sindaco di Milano nel 1993 con una lista civica sostenuta dai Radicali, nel 1994 ha aderito a Forza Italia, nel 2001 è entrata nella giunta guidata da Albertini e nel 2006 è diventata assessore sotto l’amministrazione Moratti.

Ma adesso cade, non temete. Cade. Ricapitolando: un ex ministro presente sin dall’inizio della scalata al potere berlusconiana annuncia la sua exit strategy ad un giornalista che ha cominciato dall’Unità, poi è approdato al Giornale berlusconiano e che ora lavora al giornale più antiberlusconiano che ci sia, e che ha soprattutto la gravissima responsabilità di avermi messo d’accordo per la prima e unica e ultima volta con Filippo Facci, un avvenimento che potrebbe causare l’esplosione di Saturno e l’avvicinamento di tutti i pianeti al Sole; mentre un’ex comunista, poi berlusconiana ed infine finiana dichiara al più grosso quotidiano d’opposizione di aspettarsi da Fini una qualche riconoscenza: “Mi chiedo perché non potrei fare il ministro. Non so se quelli più attuali sono più bravi di me”, salvo aggiungere subito dopo che “naturalmente è una battuta”. Che spiritosa! Proprio come quell’amato e rispettato Presidente del Consiglio che racconta barzellette vecchie di alcune ere geologiche su Hitler e sugli ebrei!

Ormai è sempre più chiaro che il berlusconismo si divide in due categorie: il berlusconismo e l’antiberlusconismo.

Condividi

Drop the Hate / Commenti (6)

#1

paolo
Rilasciato il 28.10.10

Begli spunti. ho il vomito. L’Italia non si indignerà nemmeno questa volta, sarà tutto ribaltato, sminuito dalla stampa sua amica, malgestito dalla stampa di sinistra.
Adesso Santoro. a voi va di guardarlo?
Bunga bunga.

#3

alfiero
Rilasciato il 29.10.10

Begli spunti, ma:

Non cade, ma crollerà. Sarà fatto crollare da quel Fini che lo porterà alle elezioni certamente prima della fine del mandato.

Il vostro Mago Otelma

#4

McLaud
Rilasciato il 29.10.10

No, non succederà nulla, almeno fintantoché magistratura e giornalai andranno a puttane invece di fare il loro lavoro.

#5

la Volpe
Rilasciato il 31.10.10

Che bello, ho trovato un altro che come me detesta Telese.

#6

perla.genoana
Rilasciato il 02.11.10

Il nostro problema è che dobbiamo spostare un sacco di voti prima di andare a votare a primavera.
Già che mi ha rotto il cazzo rispondere della mia casetta in canadà, ora Abberluscone gli faccio il culo del mio colore preferito e faccio uscire di tutto.
Mi raccomando seguitemi in ogni mia esternazione anche al Cinema Salcazzo di Freggene.

il Vostro Aggianfrà

Fomenta la discussione

Tag permesse: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>