Le Focene Di Donald

Pubblicato da Blicero il 27.02.2011

Dopo l’Iraq e l’Afghanistan, quello che rimane dell’amministrazione Bush sta bombardando le librerie americane con i memoriali dei suoi ex membri – libri che tra qualche decennio saranno probabilmente visti dagli studiosi come la versione americana de “Le benevole” di Littell e dei ricordi di Léon Degrelle, scritti con lo stile di un bambino delle medie depresso & disgrafico.

L’ex presidente Bush, con una mossa che ha stupito chi pensava che la sua capacità di scrittura fosse rimasta sul fondo del Jack Daniels di vent’anni fa, ha recentemente dato alle stampe “Decision Points“, otto meravigliosi anni di Bush visti da Bush stesso. Anche la moglie, Laura Bush, ha esordito con la struggente autobiografia “Spoken from the Heart“. L’ultimo in ordine cronologico è stato l’ex due volte Segretario della Difesa Donald Rumsfeld – grigio e fascistoide guerrafondaio del complesso militare-industriale che ha inesorabilmente portato l’impero americano sul viale di un declino quasi irreversibile – che ha rotto anni di meritato silenzio con “Known and Unknown: A Memoir“, caldamente consigliato dal commentatore radiofonico ultraneocon Rush Limbaugh.

Per promuovere il suo opus magnum, Rumsfeld si è addirittura trasformato in una sorta di Julian Assange governativo, aprendo un sito in cui si possono trovare centinaia e centinaia di documenti governativi sia dell’amministrazione Ford che quella Bush (alcuni anche segreti), mai pubblicati prima. Già alcuni anni fa erano apparse sulla stampa indiscrezioni sui famigerati memo interni dell’allora Segretario della Difesa, definiti in gergo “snowflakes” (fiocchi di neve), in cui quest’ultimo parlava a ruota libera di geopolitica, dei musulmani che aborrivano “il lavoro fisico”, di “collegare l’Iraq all’Iran” e di altre cose.

Alcuni di questi ora si possono trovare sul suo sito. Uno in particolare è illuminante: se Nixon chiamava Kissinger alle 4 di notte in preda alla paranoia e vedeva continuamente “Patton”, Rumsfeld progettava le guerre dopo aver proiettato “Eraserhead” e i documentari di National Geographic sulla cartina dell’Iraq:

Oggetto: Focene

Ieri ho firmato un ordine di spiegamento delle focene nell’area del CENTCOM [United States Central Command, unità dell’esercito americano che si occupa del medio oriente, nda], per vedere se nelle acque si trovano nuotatori.

È un po’ come quando ho firmato l’ordine per mettere le selle McLellan ai cavalli in Afghanistan.

Questo è quello che succede quando l’invasione di un paese viene lasciata nelle mani di chi potrebbe tranquillamente scrivere i testi de Le Luci Della Centrale Elettrica.

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