I 10 Savianismi Per Cui Vale La Pena Vivere

Pubblicato da Blicero il 10.03.2011

È da poco uscito in libreria il nuovo bestseller di Roberto Saviano, “Vieni via con me“, un messianico libro scritto con le nocche, la rabbia ed elenchi faziani pronti a sconfiggere lo strategismo mafioso e le macchine del fango che hanno rallentato il progresso della cultura nostrana. Il suo nuovo editore, Feltrinelli, ha lanciato un sito apposito nel quale è presente l’iniziativa “Caro Roberto, ti scrivo i miei dieci motivi per cui vale la pena vivere“.

Non potevamo non mandare anche i nostri 10 motivi.

1) Leggere in un bagno di un resort di Filicudi Céline, Pound, Evola, Schmitt, Chomsky, Arendt, Marx, Sclavi, Giovanni Arrighi e Allevi. Tutto in un’estate.

2) Guardare voltolare nell’aria, sospinta da tiepidi venti goethiani, la carta di un Mars lasciata da un turista nato a Seattle che probabilmente ha una piccola casa discografica indipendente da cui potrebbe nascere il nuovo Kurt Cobain. Che ci manca tanto.

3) Organizzare con i tuoi amici messicani di Ciudad Juarez la “Notte Tequila Tacos”, a base di burrito, quesadilla, nacho, bacon e i ricordi di una madrepatria che li ha abbandonati in tenera età.

4) Fare l’amore pensando a quella volta che all’orizzonte incrociasti il primo sguardo di lei, e i suoi capelli color Lady Gaga pettinati dalla brezza del Desiderio, e i peli biondissimi delle sue braccia rifulgere al doloroso sole di Tripoli.

5) Girare in tondo e in tondo e in tondo all’Orangerie di Parigi, fino a perdersi tra le note di Around the World dei Daft Punk, assaporando il Genio di Monet e il retrogusto di tartare del Cafè de Flore.

6) Svegliarsi la mattina, andare in posta, pagare la bolletta e poi rinchiudersi in un’osteria di Roma (come faceva Pietro Germi) per finire “Autodafè” di Elias Canetti riallineando finalmente i 21 grammi dell’Anima all’erraticità del Pensiero Umano.

7) Sognare di essere nella sitcom di Ken Saro-Wiva.

8) Passare un pomeriggio con gli amici cercando di mixare al Macintosh le arie di Johann Sebastian Bach, Belle e Sebastian e Beastie Boys. E ridere, ridere, ridere ancora.

9) Canticchiare a memoria “L’era del cinghiale bianco” mentre il pulsante cuore meccanico della stazione di Milano ti accoglie per andare a vedere la presentazione dell’ultimo libro di Marco Travaglio e Peter Gomez.

10) Imbrillantinarsi il cuore con la Polvere degli Angeli mentre si porta sulla tomba del tuo babbo la poesia di Kavafis che ti ha letto nell’autunno del 1995 e che ti ha cambiato la vita.

Mi raccomando: votate en masse l’elenco, in modo che la vocedelpopolo costringa robbertosaviano a leggerlo nel suo tour e cambiare per sempre le sorti della cultura italiana.

Leggere in un bagno di un resort di Filicudi Céline, Pound, Evola, Schmitt, Chomsky, Arendt, Marx, Sclavi, Giovanni Arrighi e Allevi. Tutto in un’estate.

Guardare voltolare nell’aria, sospinta da tiepidi venti goethiani, la carta di un Mars lasciata da un turista nato a Seattle che probabilmente ha una piccola casa discografica indipendente da cui potrebbe nascere il nuovo Kurt Cobain. Che ci manca tanto.

Organizzare con i tuoi amici messicani di Ciudad Juarez la “Notte Tequila Tacos”, a base di burrito, quesadilla, nacho, bacon e i ricordi di una madrepatria che li ha abbandonati in tenera età.

Fare l’amore pensando a quella volta che all’orizzonte incrociasti il primo sguardo di lei, e i suoi capelli color Lady Gaga pettinati dalla brezza del Desiderio, e i peli biondissimi delle sue braccia rifulgere al doloroso sole di Tripoli.

Girare in tondo e in tondo e in tondo all’Orangerie di Parigi, fino a perdersi tra le note di Around the World dei Daft Punk, assaporando il Genio di Monet e il retrogusto di tartare del Cafè de Flore.

Svegliarsi la mattina, andare in posta, pagare la bolletta e poi rinchiudersi in un’osteria di Roma (come faceva Pietro Germi) per finire “Autodafè” di Elias Canetti riallineando finalmente i 21 grammi dell’Anima all’erraticità del Pensiero Umano.

Sognare di essere nella sitcom di Ken Saro-Wiva.

Passare un pomeriggio con gli amici cercando di mixare al Macintosh le arie di Johann Sebastian Bach, Belle e Sebastian e Bestie Boys. E ridere, ridere, ridere ancora.

Canticchiare a memoria “L’era del cinghiale bianco” mentre il pulsante cuore meccanico della stazione di Milano ti accoglie per andare a vedere la presentazione dell’ultimo libro di Marco Travaglio e Peter Gomez.

Imbrillantinarsi il cuore con la Polvere degli Angeli mentre si porta sulla tomba del tuo babbo la poesia di Kavafis che ti ha letto nell’autunno del 1995 e che ti ha cambiato la vita.

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Drop the Hate / Commenti (7)

#1

el phumo
Rilasciato il 11.03.11

condivido, ma te ne sei dimenticato uno:
11) autorizzare giangiacomo feltrinelli editore a utilizzare questo mio contributo, integralmente o parzialmente, su qualsiasi mezzo di comunicazione.
Ah, scusa, non avevo visto, è già scritto in calce al termine del modulo da inviare…

#2

NM
Rilasciato il 17.03.11

“un messianico libro scritto con le nocche, la rabbia ed elenchi faziani pronti a sconfiggere lo strategismo mafioso e le macchine del fango che hanno rallentato il progresso della cultura nostrana.” Sembra la promozione di un libro di Alfonso Luigi Marra.

#3

Destrosio Al Magnesio
Rilasciato il 24.03.11

E pensare che una volta bastava mettere “la fica” e la lista era bella che completa.
Ma la lista dei 10 migliori rutti stilata da Saviano a quando?

#4

Destrosio Al Magnesio
Rilasciato il 24.03.11

Ma forse ho sbagliato io…forse è a questo che si riferisce Saviano al suo terzo motivo per vivere (“Andare con la persona che più ami sulla tomba di Raffaello Sanzio e leggerle l’iscrizione latina che molti ignorano”)
http://video.libero.it/app/play?id=a669ccf22945f675919d50de98e12587

#5

Charlie
Rilasciato il 26.03.11

coi miei amici ho organizzato *davvero* una serata “epic meal time” – seguirà video su youtube, sempre che gli indegni mezzi tecnologici a nostra disposizione non ci si rivoltino contro ;-)
ti anticipo solo il nome dell’orrore che abbiamo creato: hellraiser pizza

#6

lelemoravince
Rilasciato il 08.04.11

Jovanotti è una vita che scrive dei savianismi nella sue opere.
Tra un po’ Saviano scriverà dei jovanottismi nei propri testi sacri.

#7

Sciuscia
Rilasciato il 26.05.11

Ahahah fantastico.

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