Combatti Le Macchie Con Wikileaks

Pubblicato da Blicero il 27.11.2010

Il prossimo colpo di Wikileaks, l’annunciata pubblicazione di quasi 3 milioni di documenti diplomatici1 del Dipartimento di Stato americano, sembra davvero una teen comedy nera a cavallo tra Clueless, Election, Heathers e Cruel Intentions. C’è il bullo più popolare della scuola (gli Stati Uniti) che per anni ha tenuto un diario in cui spargeva veleni su chiunque e, ora che qualcuno ha messo le mani sui suoi scritti livorosi e minaccia di renderli pubblici, incomincia terrorizzato a mettere le mani avanti avvertendo i suoi bersagli: “Sì, magari ci sarà qualcosa che non vi piacerà, ma si scherzava! Rimaniamo comunque amici, ok? E votate per me al prossimo consiglio d’istituto, mi raccomando!”

I governanti italiani per la prima volta sono venuti a conoscenza dell’esistenza di Wikileaks e del fondatore Julian Assange – una sensazione paragonabile al rendersi conto di essere stati ibernati negli ultimi 150 anni e trovarsi ormai in un mondo completamente diverso, che li ha abbandonati e si è dimenticato in fretta e furia di loro. Ed infatti  hanno subito parlato di COMPLOTTO INTERNAZIONALE. Ai danni dell’Italia. Nel 2010. Frattini ha già denunciato oscure trame mondialiste per piegare il nostro paese. Calderoli ha dichiarato aulico, leggendo la citazione scritta dalla compagna di banco con penna fluo fucsia sul diario delle medie: “Il sonno della ragione genera mostri ma anche il sonno della politica, o meglio la sua debolezza, genera mostri ancor più grandi”. Poi ha candidamente ammesso che “di questa faccenda specifica di Wikileaks” non ci ha ancora “capito molto”, anche perché aveva sempre pensato che si trattasse di qualche oscuro anticalcare di marca finlandese.

Credere veramente che nel XXI secolo ci sia qualcuno che segretamente complotta ai danni dell’Italia farebbe passare per cauto e moderato osservatore della realtà anche il più paranoico dei dittatori africani. Lo zimbello d’Europa, il compagno sfigato che crea problemi e imbarazzi per la sua deficienza, il piantagrane neanche troppo simpatico della classe: chi mai potrebbe impiegare tempo ed energia per farlo fuori? Al massimo gli si può rubare la merendina, denunciarlo alla maestra per qualcosa che non ha fatto o smutandarlo, insomma nulla che richieda più di tre secondi di non-pensiero – e tanto basta per disinnescarlo per un lungo periodo di tempo.

E invece no. Dev’esserci sotto qualcosa: un po’ come l’eterno Chissà Come Ha Fatto Soldi Quello Lì o Se È Ancora Vivo, Chi Lo Protegge? Solo teorie cospirazioniste da z-movie turco degli anni ’50 possono spiegare questi nuovi “veleni” e lo spuntare di “altri poteri”. Chi manovra Wikileaks? E, soprattutto, cosa si prefigge di fare questa “combriccola di attivisti guidata dal canuto Julian Assange”?

Il Foglio, cosparso dall’untuoso baby-oil cerchiobottista/opinionista alla Pigi Battista, coraggiosamente denunzia il periglioso tentativo del sito di whistleblowing di stravolgere i cardini fondamentali della diplomazia mondiale:

L’essenza del lavoro diplomatico è incanalare in un sistema di protocolli le pulsioni che spingono all’anarchia nei rapporti fra stati, ed è parte essenziale del lavoro di rappresentanza il fatto che dietro ai sorrisi i diplomatici si forniscano informazioni senza orpelli ai propri governi, contando sulla segretezza.

Un concetto di diplomazia che si avvicina molto a quello che ha una serpe dell’amicizia – o più semplicemente il concetto che Andreotti e una parte della DC avevano della diplomazia negli anni passati2. Secondo alcune indiscrezioni, Wikileaks pubblicherà dei cable in cui potrebbe essere provato il supporto della Turchia ad Al-Qaeda e quello degli Stati Uniti al PKK, l’organizzazione terrorista curda in lotta armata contro la Turchia dal 1984. Rendere pubbliche questo genere di cose, secondo il Foglio, equivarrebbe a rompere un equilibrio “fatto di cose che si possono sapere e di cose che è nell’interesse di tutti non dire” – quelle di Wikileaks, infatti, sono solo “massime moraliste sulla democrazia a cielo aperto” che in realtà provocheranno “più conflitti di quelli che si propone di fermare”. Già.

Noi invece, vogliono dire quelli de Il Foglio, siamo scafati e cinici uomini di mondo che sanno come girano le cose. Noi abbiamo fatto cose e visto gente. Noi non ce ne facciamo nulla di un gruppuscolo di hacker/pirati che buttano online milioni di documenti nella speranza di improntare i rapporti tra stati alla trasparenza e non alle pugnalate sulla schiena con il sorriso a 62 denti.

Ad esempio, non c’è alcun bisogno di sapere che probabilmente nei rapporti dei diplomatici americani ci sarà scritto che Berlusconi è un mediocre pagliaccio che nessuno ha mai sopportato, che Prodi e il centrosinistra sono meno concreti di una busta della spesa piena di aria e che l’Italia è una nullità pseudo-folkloristica che non conta un cazzo nemmeno nelle missioni Nato in Iraq e Afghanistan, dove gli “eroi” della Patria sono caduti e continuano a cadere senza alcun motivo.

Finché Bush & co. ci consideravano come i loro fedeli cani randagi strappati dalla strada, non c’era il minimo problema. Ma nella schizofrenica propaganda berlusconiana tutta incentrata sul “prestigio internazionale” è infatti assolutamente inaccettabile che il Re o la Regina finalmente dicano che, nello scacchiere internazionale,  il pedone Italia conta come Meno-Di-Bondi in una scala da Bondi a 0.

  1. Edit 22:38: secondo i dati forniti dal Der Spiegel, si tratta di 251,287 cable e 8,000 direttive diplomatiche. []
  2. Non lontano da quello delle serpi, quindi. []

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Drop the Hate / Commenti (5)

#1

Charlie
Rilasciato il 27.11.10

il fucsia dovrebbe essere bandito, pena la morte.
esiste un precetto penale simile nella Privata Repubblica, vero?

#2

blicero
Rilasciato il 27.11.10

Se è usato per disegnare stellette, cuorici e calderoli, certo.

#3

rectoscopy
Rilasciato il 28.11.10

il vero mistero è perché Frattini & co si siano affrettati a declinare la fuga di notizie in chiave esclusivamente antiitaliana.
excusatio non petita?

#4

blicero
Rilasciato il 28.11.10

Frattini & co. non sanno neanche cos’è un cablogramma diplomatico

#5

Fede
Rilasciato il 28.11.10

“il pedone Italia conta come Meno-Di-Bondi in una scala da Bondi a 0.”

Fantastica chiusura! XD XD XD

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