Airstrike Macht Frei

Pubblicato da Blicero il 9.04.2011

Mentre tutto il mondo è impegnato a contare i morti in Libia e Giappone, a registrare la balcanizzazione dell’Europa sulla guerra umanitaria a Tripoli e Bengasi e a rimpallarsi gli emigranti neanche fossero spam cinese o di qualche principe nigeriano, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza continua incessante (nel silenzio dei media) l’attività preferita degli ultimi decenni: scaricare tonnellate di bombe su Hamas e sulla popolazione civile e lanciare missili in ritorsione. Qui di seguito alcune foto tratte da un album di Facebook caricato ieri sulla pagina di RNN.PAL – scene di una guerra sporca e decisamente poco glam.

Un palestinese viene portato all’ospedale di al-Najar, nei pressi di Rafah, dopo essere stato ferito (insieme ad altri tre) dall’artiglieria israeliana vicino all’aereoporto della città. SAID KHATIB/AFP/Getty Images


Il corpo della ventunenne Nidal Qudeih, risultato degli airstrike israeliani nella regione del Qarara, più precisamente nella città di Khan Yunis. I bombardamenti hanno avuto luogo pochi minuti dopo che la polizia israeliana ha dichiarato che sei missili erano stati lanciati a nord della Striscia di Gaza. MOHAMMED ABED/AFP/Getty Images


Dei volontari intorno al corpo di Mohammed al-Maamum, 22 anni, prima del suo funerale. Il 7 aprile cinque palestinesi sono caduti sotto più di una dozzina di raid aerei israeliani, conseguenza diretta di un attentato ad uno scuolabus israeliano che ha ferito gravemente una studentessa. SAID KHATIB/AFP/Getty Images

Un bambino palestinese ammira il nuovo interior design israeliano della sua casa di Gaza. AP Photo/Adel Hana

Alcuni palestinesi cercano di trascinare una giovane all’ospedale Nasser. REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa

Fucili spianati, cadaveri, dolore e frustrazione: et voilà i funerali en plein air dei militanti di Hamas uccisi dalle bombe israeliane. Una scena vista molte altre volte, e che non lascia presagire nulla di buono per questa escalation di violenza ai confini di Gaza. REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa

I balsamici effetti dei tank dell’IDF sui palestinesi. MOHAMMED ABED/AFP/Getty Images


Un ragazzino palestinese ferito e terrorizzato in un ospedale. Tuttavia, assicura l’autorevole responso della Dott.ssa Nirenstein, egli non subirà alcuna ripercussione psicofisica dopo essersi confrontato con gli airstrike. AP Photo/Ashraf Amra

Un soldato dell’IDF sistema la mitragliatrice per poter instaurare un dialogo sereno, pacifico e proficuo con la sua controparte palestinese, e finalmente implementare la Road Map per la Pace. AP Photo/Ariel Schalit

I parenti del militante di Hamas Abdalah Al-Kara ucciso dai raid israeliani esprimono la loro gratitudine e commozione ai funerali del caduto, mentre per il bambino in grembo alla madre si intravede già un brillante futuro di guerriglia e fanatismo islamico. REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa

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Drop the Hate / Commenti (4)

#1

Segnalazioni sparse. « idiotecabologna
Rilasciato il 11.04.11

[…] dalla guerra in Libia (e anzi quasi ci dimentichiamo anche di quella), continuano i massacri dell’aviazione israeliana a […]

#2

FDM
Rilasciato il 13.04.11

good!

#3

thedenial.net
Rilasciato il 05.06.11

[…] che hanno causato finora 17 morti. Dal 20 marzo, senti senti, sono 35 le vittime palestinesi (qui in spumeggiante fotogallery). Il bilancio più pesante dalla cara vecchia Piombo fuso, dicembre […]

#4

Israele ha ricominciato coi raid su Gaza. Sapevatelo « L'89
Rilasciato il 13.12.11

[…] che hanno causato finora 17 morti. Dal 20 marzo, senti senti, sono 35 le vittime palestinesi (qui in spumeggiante fotogallery). Il bilancio più pesante dalla cara vecchia Piombo fuso, dicembre […]

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