Sono Don Buck, Sono Qui Per Fottere

Pubblicato da Blicero il 10.06.2010

Ah, il Belgio. Terra di birra, cioccolato, fumetti, divisioni etniche, cozze con patatine e, per la parte destra di Umberto Bossi, pedofilia. Un posto che nemmeno James Ellroy riuscirebbe a rendere interessante. Ed invece anche lì, ogni tanto, succedono cose degne di nota, specie se mescolate con la religione.

Questa storia, ad esempio, sembra venire direttamente da “Kill Bill” di Tarantino: tra gli anni Settanta e Ottanta un sacerdote belga (deceduto nel 2009) avrebbe infatti abusato sessualmente di decine di donne in coma presso un ospedale di Tielt, stando alle accuse di un altro prete. La funzione di Don Buck nel nosocomio in questione era quella di dare sostegno psicologico ai parenti dei pazienti e soprattutto l’estrema unzione – probabilmente per meglio lubrificare il secco orifizio dell’imperscrutabile volontà del Divino.

Ecco, se in questi anni la classe apostolica ci ha messo corpo e genitali nell’esplorare a fondo il motto cristiano del “sinite parvulos”, era giunto il momento, dopo il caso Englaro, di affrontare con più maturità e un fluidificante migliore i concetti di fine vita, sacralità dell’esistenza, eutanasia e Giovanardi. E d’accordo, posso capire le obiezioni e lo scandalo dei laici laicanti e militanti, ma devo pur sempre ricordare che le donne in coma, come disse una volta un saggio, hanno ancora il ciclo mestruale e dunque possono ancora concepire.

Anche se ho il sospetto che la concezione, questa volta, non sarà così immacolata.

(Immagine: Sospensorio)

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Drop the Hate / Commenti (1)

#1

effe
Rilasciato il 13.06.10

finalmente, dopo tanto tempo, un post in linea con la miglior produzione di questo sito.
let´s go on!

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