Il Mito della Società Trasparente

Pubblicato da Blicero il 20.04.2008

Non è sufficiente rendere pubblica la decisione: questo è il principio che dovrebbe guidare i legislatori, o chi per loro, ogni volta che si prende in considerazione l’idea di montare telecamere di sorveglianza o di avviare programmi di raccolta dati. Un governo funziona al meglio quando il rapporto di potere tra governante e governato rimane il più labile possibile – cioè quando la libertà è ampia ed il controllo è blando. La pubblicità dell’attività governativa è generalmente un bene, poichè riduce il relativo differenziale di potere tra le due istanze; per le persone comuni, invece, la pubblicità è un male, perchè quel potere lo aumenta.

Nel 2005, l’allora diciassettenne Erik Crespo veniva arrestato per aver sparato in faccia ad un uomo in un ascensore di New York. Nessun dubbio sulla sua colpevolezza: la telecamera di sorveglianza lo aveva infatti ripreso. Crespo, in seguito, ha dichiarato che durante l’interrogatorio il detective Christopher Perino ha cercato di dissuaderlo dall’avvalersi di un avvocato, dicendogli anche che prima di vedere un giudice avrebbe dovuto firmare una confessione.

Perino ha poi negato, sotto giuramento, di aver intimidito Crespo. Ma quest’ultimo aveva con se un lettore mp3 (regalatogli a Natale) con cui aveva registrato di nascosto l’interrogatorio. La difesa, nel processo, ha portato come prove la trascrizione della registrazione ed il CD. Poco dopo, l’accusa ha offerto all’imputato un accordo migliore dell’originario: 7 anni di reclusione invece che 15. Crespo ha patteggiato e Perino è stato accusato di falsa testimonianza.

Senza quella registrazione sarebbe stata la parola del detective contro quella di Crespo: chi mai avrebbe creduto alle parole di un presunto omicida, messe a confronto con quelle di un detective di New York? Questa squilibrio di poteri è stato limitato solamente perchè Crespo è stato abbastanza accorto da premere il tasto “registra” del suo lettore mp3. Perchè gli interrogatori non sono registrati? Perchè chi si difende non ha il diritto a quelle registrazioni, così come cel’ha ad avere un avvocato? La polizia di solito filma, per la protezione dei suoi agenti, i blocchi stradali dalle loro auto; ebbene, quella registrazione non dovrebbe cessare nemmeno quando il sospetto non è più un pericolo.

Le telecamere, infatti, hanno un senso quando riprendono l’operato della polizia, quando sono negli uffici dove chi fa le leggi si incontra con i lobbisti e ovunque un funzionario governativo può esercitare un qualche potere sui cittadini. Hanno un senso anche le leggi che danno al pubblico l’accesso a documenti governativi o alle riunioni di organi statali. Tutto questo non può che aumentare la libertà.

I programmi di sorveglianza che possono riguardare ogni cittadino, senza che vi sia un’apparente causa o autorizzazione (come ad esempio le intercettazioni disposte dall’NSA o i propositi di irregimentazione di Internet), incrementano invece il controllo. E nessuno può dirsi davvero al sicuro in un sistema politico di controllo.

(Articolo originale di Bruce Schneier, “The Myth of the ‘Transparent Society'”, tratto da Wired)

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Sta arrivando Wired Italia! And I Don't Care, Because You Do - La Privata Repubblica
Rilasciato il 04.12.08

[…] scritto autori come Douglas Coupland e William Gibson, ed ogni tanto si possono ancora trovare articoli interessanti e […]

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