‘Ce lo chiede la Gente!’ – Di cosa parliamo quando parliamo di ‘populismo’ e ‘gentismo’

Pubblicato da Blicero il 16.08.2018

OK: MA ALLA FINE, QUESTI FENOMENI SONO UNA MINACCIA O UNA RISORSA PER LA DEMOCRAZIA?

Rispondere a questa domanda non è per nulla semplice. Marco D’Eramo ha scritto su Micromega che bisognerebbe proprio smettere di usare il termine, perché ormai è «un epiteto che ti affibiano i tuoi nemici politici»; inoltre, secondo lui, il vero problema è che «i cantori del capitale» tendono a tacciare di «populismo» qualsiasi «aspirazione popolare».

Altri, invece, sono molto meno drastici e parlano di una «profonda relazione tra populismi e sistemi democratici». Per Manuel Anselmi, il populismo «più che una malattia della democrazia deve essere visto come la manifestazione sociale della sovranità popolare in particolari condizioni di crisi del regime politico».

In questo senso, il populismo «cambia con il cambiare delle democrazie restandone una dimensione più o meno sviluppata a seconda dei contesti, ma intrinsecamente dipendente».

Secondo Margaret Canovan, il rapporto tra populismo e democrazia è ancora più aggrovigliato. Rifacendosi alla distinzione di Michael Oakeshott tra «politica della fede» (che punta a raggiungere obiettivi etici) e «politica dello scetticismo» (che mira a risolvere problemi pratici), la studiosa inglese vede nella democrazia due facce – la prima «redentrice», e l’altra «pragmatica».

Questi due volti, dice Canovan, costituiscono

una coppia di litigiosi gemelli siamesi, irremediabilmente legati. […] Ma le tensioni tra di loro sono molto grandi, e sono esse a fornire lo stimolo alla mobilitazione populista che segue come un’ombra la democrazia […] I populisti fanno appello, al di là delle ossificate istituzioni, al popolo vivo, proclamando la vox populi senza mediazioni.

In altre parole: il populismo è appunto «un’ombra proiettata dalla stessa democrazia» che «essa porta con sé» e dunque «ne riproduce il profilo anche se con tratti deformati dalla prospettiva».

Quella del populismo, insomma, è «una sfida lanciata alla democrazia sul suo stesso terreno». E come tale, aggiungo io, andrebbe affrontata.

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Drop the Hate / Commenti (2)

#1

Lorenzo
Rilasciato il 14.05.19

Già…

Mi chiedo quando pubblicherai le porcherie e le violenze dei “centri sociali” (a cui per altro appartenevo anni fa e di cui ricordo ben poca cultura, tanta droga e vandalismo).

Mi chiedo quando capirai che, prendere in giro le persone ,”la gente”, che si lamenta di una vita di sacrifici, vi rende solo più lontani dalla realtà.

Mi chiedo quando capirai che avete (abbiamo visto che votavo Rifondazione ai tempi) fallito come sinistra… i sindacati ormai sono ridicoli, le battaglie sono ridicole, chi rappresenta la sinistra è ridicolo.
Negli anni (e non son pochi) in cui a governato la sinistra nel dopo Berlusconi non è cambiato nulla, anzi la situazione è peggiorata… lavorativamente, economicamente e socialmente.

Mi chiedo quando capirete che le fasce che voi chiamate deboli (rom e gran parte degli immigrati) sono una maggioranza di gente incivile e incapace di adattarsi alle regole di una società. (Ecco perchè purtroppo poi ci va di mezzo chi invece poi meriterebbe accoglienza e supporto, perchè si ci sono anche persone per bene, ne conosco alcune con cui spesso faccio due parole, loro stessi ammettono che è impossibile integrare certi loro connazionali).

Mi chiedo quando anzi che puntare il dito e dare del fascista a chiunque vi inizierete a chiedere come mai “la gente” torna a destra e come mai tanti di sinistra cambiano idea.
Ma chiedetevelo sul serio… Non semplicemente affermando che si fanno tutti intortare o i l QI è basso… perché si potrebbe dire lo stesso di voi visti i risultati degli ultimi anni.

Mi chiedo quando la finirete di credervi superiori, di menarla sulla grammatica e sul quanto siate meglio voi della “gente”… (che per quanto vi roda esiste e ha diritti come voi…)

Mi chiedo cosa farete quando (è palese se continuate così) ci sarà veramente un governo di destra votato in larga maggioranza e la “gente” vi si rivolterà contro definitivamente.

Mi chiedo quando capirete che forzare la mano in un periodo di tensione come questo porterà solo ad aumentare odio e disprezzo e a creare disagi ulteriori, in quanto non è insultando o dando dell’ignorante che riuscirete ad ottenere consensi o far accettare le vostre convinzioni.

Se non vi va bene “la gente” si esprima e voti a destra, fatevene una ragione, purtroppo siamo in un paese democratico e funziona così… provate magari a scendere dal piedistallo.

Per finire:
Scandaloso non abbiate comunque parlato della presenza degli Emirati Arabi al salone del libro… famosi per la loro democrazia e le loro leggi all’avanguardia.

Con questo auguro il meglio a tutti e spero un giorno le cose possano migliorare.

L.

#2

Anonimo
Rilasciato il 11.12.21

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