Contrari A Uccidere Per Un’Astrazione

Pubblicato da Blicero il 14.07.2009

Guns and roses

Ora si può dire.

Giovedì scorso, la mia organizzazione, Quelli Contrati A Uccidere Per Un’Astrazione (CUA), ha attuato una schiacciante dimostrazione di forza in tutto il pianeta.

Alle nove di mattina in punto, lavorando con impegno e segretezza, tutti i nostri membri sono simultaneamente riusciti a non decapitare nessuno. Alle nove e mezzo abbiamo intrapreso la Fase 2, durante la quale tutti i nostri membri sono simultaneamente riusciti a non costringere neanche un uomo a simulare un rapporto sessuale con un altro uomo. Alle dieci è partita la Fase 3, durante la quale nessuno di noi si è fatto/a saltare in aria in un luogo pubblico affollato. Nessun civile è stato rivoltato come un calzino dai nostri potenti esplosivi. Durante la suddetta fase dell’operazione nessuna persona spiritosa è stata ridotta a un ammasso di carne sanguinolenta. Inoltre, alle undici, durante la Fase 4, sugli edifici si sono abbattuti zero (0) aeroplani.

Abbiamo agito talmente in sordina da passare quasi inosservati.

Durante la fase 5, subito dopo pranzo, mentre continuavamo a sottrarci alle attività di cui sopra, siamo riusciti a non spianare nessuna casa con i bulldozer. Abbiamo inoltre piazzato sulle vie di ogni città, di ogni nazione del pianeta, un totale di zero (0) bombe sul ciglio della strada, le quali, non essendoci, non sono esplose, uccidendo/mutilando un totale di zero (0) persone. Nessun ordigno, bomba a grappolo o razzo è stato lanciato sugli affollati quartieri dei civili, dove di conseguenza non ha regnato alcuno sgradevole silenzio momentaneo post-esplosione. Silenzio che, in tutti i casi, non è stato seguito da nessun pazzesco, lancinante grido di rabbia e di dolore. Durante la Fase 5 nessun bambino è stato strappato al sonno dal crollo e/o incendio improvviso della sua abitazione, seguito dalle urla strazianti dei membri della sua famiglia.

Nel primo pomeriggio (Fase 6) i nostri membri si sono sforzati di usare zero (0) cani addestrati per mordere/terrorizzare i prigionieri nudi. Inoltre, nessuno storditore elettrico, manganello di gomma, proiettile di gomma, gas lacrimogeno o proiettile vero e proprio è stato usato, dai nostri membri, su nessun individuo, in nessuna parte del mondo. Nessuno è stato costretto a indossare un cappuccio. Non sono stati cavati denti all’interno di stanze buie. Non sono stati applicati trapani, né fruste né fiamme su carne umana. Nessuno è stato ridotto in un pianto isterico mediante una serie di colpi alla testa o al corpo. I nostri membri, senza denigrare nessuna razza ed etnia, hanno abilmente continuato a non stuprare nessuno singolarmente né in gruppo e a non commettere molestie sessuali. Al contrario, durante la suddetta fase pomeridiana, molti dei nostri membri hanno compiuti atti sessuali teneri e amorosi, hanno felicemente amoreggiato e addirittura consolato, senza implicazioni sessuali, individui da cui si sentivano attratti, mettendo da parte la propria attrazione per un improvviso rigurgito di empatia.

Mentre scendeva la sera, i nostri membri non hanno covato sentimenti di rabbia né di odio, e laddove è successo, hanno pregato, meditato o confidato questi sentimenti a un amico, fino a farli svanire o ritenere sintomo di una tristezza più profonda, al che i nostri membri hanno promesso in silenzio di continuare a lottare contro questi sentimenti.

Va notato che, oltre alle sopraelencate attività progettate e portate a termine dai nostri membri, numerose attività fuori programma sono state portate a termine da membri part-time o addirittura da esterni.

Per esempio a Chitral, in Pakistan, un nuovo adepto di Al Qaeda ha ricordato l’anziana signora americana che una volta lo aveva fatto ridere con una battutina su un orrendo paralume e il modo in cui, mentre parlava, gli toccava il braccio, come una madre. A Gaza, un soldato israeliano e un giovane palestinese si sono scambiati al volo uno sguardo di vergogna. A Londra, un nonno violentemente omofobo a cui si era rotta la busta della spesa ha regalato una fragrante pagnotta al gay mezzo pelato che si era fermato ad aiutarlo. Una donna curva e sdentata di Tokyo si è presa a pugni in testa, perché era incredibilmente stanca di vivere nel rancore e nell’odio, e ha pregato in silenzio che il suo cuore si aprisse prima che fosse troppo tardi. A Syracuse, nello stato di New York, stringendo il corpo martoriato del suo gattino, un uomo ha pianto.

Chi siamo? Due parole sui nostri membri.

Dagli albori del mondo, portiamo avanti la nostra opera senza clamori, frenando l’impulso a generalizzare, insistendo sull’importanza dell’individuo rispetto al gruppo, del concreto rispetto all’astratto, dell’innata dolcezza di un momento di pace rispetto a un teorico futuro di pace ottenibile mediante omicidi e stragi. Molti di noi dormono male, non chiudono occhio la notte, per paura che una catastrofe possa abbattarsi su un loro caro. Ci alziamo al mattino senza alcuna intenzione di convertire il prossimo a forza di percosse, umiliazioni, omicidi o invasioni. A dire la verità, siamo stanchi. Noi lavoriamo. Quando sbagliamo, ci riflettiamo e poi chiediamo scusa. Quando in città c’è il temporale ci ripariamo sotto i cornicioni, incuriositi dai volti bellissimi e turbati che ci sfrecciano davanti. Nei momenti di crisi, ci scambiamo pacche imbarazzate sulla schiena, borbottando timide frasi fatte. Corriamo a un appuntamento, e ricordando un amico che non c’è più i nostri occhi si riempiono di lacrime e pensiamo: Oddio, che fortuna averlo conosciuto.

Ecco come siamo. Ecco chi siamo. Ecco cos’è il CUA. A quelli che ci contrastreranno, posso solo dire: Siamo in tanti. Siamo in tutto il pianeta. Anzi, siamo molti più di voi. Anche se fate più chiasso, anche se increspate per un attimo l’acqua della vita, noi dureremo e vinceremo.

Unitevi a noi.

Resistere è inutile.

(Illustrazione: Obey Giant)

(People Reluctant To Kill for an Abstraction, “Il megafono spento“, George Saunders)

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Drop the Hate / Commenti (1)

#1

Fede
Rilasciato il 18.07.09

bellissimo

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