Vota D Per Dipendenza
Anno Della Disfatta Anti-Proibizionista
Votazione del d.d.l. n-14590 all’esame della Camera dei Deputati.
PRESIDENTE: Siamo qui per approvare o respingere la proposta di legge che concerne il recepimento della Convenzione n. 1337 delle Nazioni Unite recanti disposizioni in materia di legalizzazione e liberalizzazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope nel mercato monopolistico nazionale. I deputati hanno obiezioni in merito?
(Mormorio in aula per qualche minuto.)
PRESIDENTE: Onorevoli colleghi, se nessuno ha obiezioni si dia inizio alle procedure di voto.
(Segue votazione del provvedimento.)
PRESIDENTE: Ecco i risultati della votazione: FAVOREVOLI 458 CONTRARI 101 ASTENUTI 67. La mozione è approvata.
(Tumulti in aula, mentre un pulviscolo bianco si alza dagli scranni dell’emisfero e rumorose sniffate si propagano nell’aula sorda e grigia. L’On. G____ sviene al grido di “SPACCIATORI”.)
3° Anno Dopo L’A.D.A.P.
“LO STATO CI SOTTRAE IL LAVORO E NON CI PROTEGGE PIU’, ADDIO ITALIA”
Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra lasciano il paese verso Messico, Afghanistan e Guinea-Bissau
“Corriere della Sera”
LO IOR (BANCA VATICANA) VERSO IL FALLIMENTO
Dopo la legalizzazione delle droghe e 2000 anni di attività la Chiesa torna povera
“Osservatore Romano”
BOOM DELLE ENTRATE, IL PIL VOLA ALLE STELLE
Il gettito fiscale mai così in alto dal 1261 d.C.
“La Repubblica”
Aprile, 3° Anno Dopo L’A.D.A.P.
Sono passati tre lunghissimi anni dalla Disfatta Totale e la mia stabilità mentale tende ad oscillare tra una pagina a caso di Pasto Nudo di Burroughs e Vittorio Sgarbi dopo aver visto Cecchi Paone nudo, oliato e con un perizoma talmente stretto da far strabordare il testicolo destro fresco di depilatura. La guerra contro la droga è persa per sempre, e quel che è peggio è che siamo stati sconfitti da gente strafatta.
Andava tutto così bene, prima. Un intero secolo di proibizionismo ha creato stati falliti (crocevia di tutta la droga del mondo), ha reso onnipotente il narcotraffico e ha trasformato una questione che riguarda principalmente la salute pubblica in un affare da Legge & Ordine, con relativa criminalizzazione generalizzata degli stupefacenti e introiti da capogiro per la criminalità organizzata. Uno stato occidentale, specialmente il nostro, non può permettersi di essere una democrazia matura e compiuta, deve rimanere un paese oscurantista e retrogrado, in cui la distinzione tra reato e peccato dev’essere quella che corre tra “Democrazia Cristiana” e “Partito Democratico” e nel quale solo ai potenti è permesso il lusso di drogarsi e di votare la soglia minima di cassaintegrazione con l’ago spezzato nel braccio ed il laccio emostatico ancora sopra il gessato di sartoria.
Cammino per le strade di Roma e non la riconosco più. Senza lo stivale di ferro della Fede l’Urbe si sta perdendo in un’orgia di creatività, ispirazione e divertimento. La produzione cinematografica è tornata ai livelli degli anni ’60. I cantautori italiani sono stati impiccati sulla pubblica piazza e – dicono le riviste specializzate di settore, cioè Satana – mai si era vista in Italia una simile qualità e quantità musicale. Il traffico scorre placido dato che tutti vanno in media a 15km/h, completamente stonati. I giovani sono drogati secondo i crismi legali, parlano di libri, organizzano falò di televisori e, Dio li perdoni, praticano continuamente della putrida Fornicazione. Non ce la faccio più a vedere la Patria del Signore ridotta alla stalla del progressismo e dell’armonia tra persone di etnia, cultura e religione diverse.
E c’è di peggio. Le droghe hanno sdoganato definitivamente il concetto di transessualità, che ho sempre riassunto in questi termini: “Satana È Il Mio Signore” o “Violenza Psicologica Che Vuole Uccidere I Nostri Bambini”. Ormai manca solo una legge che permetta ai Mostri di adottare bambini. Fortunatamente ogni volta che vedo un invertito girare per strada mi faccio tornare alla mente un aneddoto-familiare-scaccia-perversione. Qualche anno fa mio figlio faceva girare i CD degli Angelus di Papa Giovanni Paolo II al contrario per cercare messaggi subliminali quali “Gesù Cristo” o “Pace” o “Pinochet È Un Dittatore Sanguinario”. Ho subito pensato che avesse gravi devianze sessuali e l’ho internato in una clinica per la Riabilitazione Spirituale dell’Opus Dei – da allora è filato tutto liscio. Mio figlio, che ora ha 26 anni, ha una graziosa fidanzata di 15 anni che da 5 tiene amorevolmente nel garage di casa e che porta fuori solo per la S.ssma Messa al fine di garantirle l’imprescindibile educazione Cristiana.
Proprio così: in tempi di corruzione morale, di stupefacenti legali, di partiti che si sciolgono per carenza di infiltrazioni mafiose e di Vaticano in bancarotta, credo che avere una prole fertile e Fedele sia l’unico pilastro su cui poggiare quel che ci rimane dei nostri ideali. Anzi, quasi quasi vado a casa a vedere come sta – il lavoro d’ufficio parlamentare è noioso e ripetitivo (dovendo rappresentare solamente la Nazione) e la camminata delle 16.30h mi ha già disgustato abbastanza.
19.12h, Aprile, 3° Anno Dopo L’A.D.A.P.
Strano, nessuna risposta al campanello, nessun segno di vita alle bussate, la porta aperta. Chi mai stava aspettando il mio pargolo? Mia moglie è forse diventata sbadata a causa degli psicofarmaci? No, starà sicuramente studiando, e vorrà il suo Chinotto fresco di frigorifero portato da sua madre sul vassoio dei supereroi dei cartoni animati giapponesi, ma chissà dov’è andata la mamma, però fortunatamente ci sono io, gli preparo amorevolmente la bevanda e gliela porto in camera sua. Lo chiamo per nome, ma non risponde nessuno. Apro la porta della sua cameretta e vengo investito da una violentissima zaffata di (ex) sostanza illegale, probabilmente droga leggera, anche se non esistono differenza tra droghe leggere e pesanti perchè non esiste il diritto di drogarsi e chi si droga è un figlio del Demonio e deve perire tra le fiamme dell’Inferno, e quando scosto del tutto la porta la scena che mi si para davanti sembra venire direttamente da quel posto e capisco finalmente che l’Anticristo si è manifestato quando il Parlamento ha approvato quella legge maledetta ed ora me lo ritrovo tra le mura domestiche e le Tenebre mi avvolgono completamente e le trombe dell’Apocalisse dilaniano la mia testa e Gesùcristomaria salvami dalla fine del mondo, ti prego, Amen.
02.31h, Aprile, 3° Anno Dopo L’A.D.A.P.
Al telefono il mio collega era sconvolto, e perfino gli uomini della sua scorta, alla consegna del pacco, erano piuttosto attoniti. Ora sono seduto sul divano del salotto di casa mia, e sul tavolo di cristallo sono disseminati alla rinfusa i 3/4 di tutte le droghe possibili immaginabili. Non riesco a scacciare l’immagine di mio figlio che sugge l’orrido arnese di un travestito brasiliano di Testaccio, strizzandogli voluttuosamente un seno di silicone, gli occhi gonfi e rossi e la parlata impastata. Tiro rumorosamente con il naso ingollando uno Xanax per smorzare l’effetto.”Padre…io e Fernandella vogliamo adottare un figlio e vivere a Milano” è riuscito a dirmi, stringendo ancora in mano il pinnacolo del Maligno, lo sguardo acquoso e vitreo e la mandibola serrata. “So che tu non lo capirai, non puoi farlo, ma cerca di rispettare la nostra decisione…”
Prendo una pasticca di X e qualcos’altro di sintetico non meglio definibile e la testa implode nell’arco di una decina di minuti. Perdo rapidamente il conto, come se fossero merendine nell’apparato digerente di Giuliano Ferrara, e mi sfugge completamente la definizione di tutta la droga che sto assumendo (e pensare che ho votato contrario a quella scelleratezza legislativa). Comincio ad avvertire corrispondenze distorte nell’ambiente che mi circonda, e gli schiocchi della lingua di mio figlio a contatto con l’organo riproduttivo dell’Anticristo sono la colonna sonora ossessiva della mia cavalcata wagneriana verso mondi inesplorati. Gli uomini della mia inutile scorta mi sollevano di peso dal divano, cercando di erigermi in piedi – dopo una serie di vani tentativi mi ritrovo alto 5 metri ad osservare un flacone di Parnate ai piedi del tavolino e decido che è giunto il momento di fare una visita alla clinica La Q____, non prima di aver offerto un polmone al bong che reggo in mano, in qualche maniera.
Perchè siamo scivolati nell’abisso del permessivismo? Se ora lo Stato si propone come pusher, che ne sarà del movimento pro-life? La gente riuscirà ancora ad incatenarsi fuori dalle cliniche o saranno troppo impegnati a riscaldare sostanze marroni sul cucchiaino dello yogurt? Io credo che sia giusto che lo Stato, da me rappresentato, debba decidere vita, morte e miracoli dei suoi sudditi – che vada a farsi maledire il testamento biologico in salsa porporata e con un cappello bianco a due punte in testa. Abbiamo perso solo del tempo in questi anni, ma grazie all’etere e ai barbiturici posso porre parzialmente rimedio allo sfacelo causato dai miei colleghi drogati dall’ateismo clericale/laicista/militare.
Trascino vergognosamente i piedi attraverso le corsie deserte. Una soffusa luce verdognola promana dalle pareti che pulsano, si ingrossano e sembrano collassare su di me. Ecco la porta: Reparto Malattie Vegetative & co. – il labile confine tra la vita, il codice penale e l’aldilà. Stramazzo al capezzale del primo malato nella camerata n. 3, contorcendomi e sbavando, il braccio proteso verso la spina del macchinario. La stacco, ed il bip in dissolvenza dell’encefalogramma invade la stanza. Striscio verso il secondo malato, la cravatta davanti ai miei occhi a guidarmi come un serpente, e ripeto la procedura di eutanasia – d’accordo, al limite si cambia la legge o si fa un indulto. Procedo con i malati n. tre e quattro e cinque e rido, sono felice di aver alleviato le sofferenze di questi inutili conglomerati organici tenuti in “vita” dalla scienza relativista che insultiamo solo quando mette i bastoni fra le ruote del carro trionfante del creazionismo. All’ultimo *clac* sono ancora a terra, ma stavolta a pancia in su, sfatto, ed è in quel momento, probabilmente, che realizzo che il senso dell’esistenza è racchiuso in una materia energetica che si sviluppa attraverso una lenta vibrazione che unisce tutti quanti, costantemente, e che la vita è l’immaginazione di un sogno fatto da un nostro simile, complementare e compenetrato in noi, senza limiti, in pace, per sempre, e che, nonostante tutto, una spiegazione del genere è perfettamente credibile, figurarsi poi se viene da una figura autorevole come la mia. Forse sento dei passi in lontananza, dev’essere un gruppo di sorelle che ha sentito qualcosa. Dirò a loro tutto, e dirò anche che sono tutte cazzate e che alla fine stiamo giocando in un immenso luna park e offrirò loro delle ottime caramelle blu che le renderanno molto contente ed edotte sulla Verità.
Si, farò proprio così, ma prima devo bere qualcosa, ho molta sete. C’è una bacinella di plastica bianca sotto il letto di uno dei miei Liberati Dalla “Vita” – il colore del liquido è giallognolo ma il sapore non è poi così male, è dissetante, si, e quindi dirò a tutti che è solo un gioco e che abbiamo preso tutti quanti tutto troppo sul serio, ma ora ho molta sete, lasciatemi bere, grazie, chè ho proprio la gola secca.
(Pubblicato anche su ScaricaBile.)
(Le illustrazioni: la prima è di Ste; tutte le altre di Zak Smith.)
Condividi
Drop the Hate / Commenti (3)
#3
Notizie dai blog su La dipendenza dal sale è simile a quella della droga
[…] Vota D Per Dipendenza Anno Della Disfatta Anti-Proibizionista Votazione del d.d.l. n-14590 all’esame della Camera dei Deputati. PRESIDENTE: Siamo qui per approvare o respingere la proposta di legge che concerne il recepimento della Convenzione n. blog: la privata repubblica | leggi l'articolo […]
#1
AkillerDee
Bellissimo l’articolo e bellissime le immagini!
Grazie per aver dato un’alibi alla mia insonnia:Pensando a Cecchi Paone come l’hai descritto non dormirò per mesi…