Malpensa Social Klub

Pubblicato da Blicero il 28.06.2010

Tragedia nei pressi di Terni. Pietro Taricone, o’ guerriero, l’ex concorrente muscolato del GF1 nonchè attore in indimenticabili gemme quali “Tutti pazzi per amore”, “Distretto di Polizia 3” e lo snuff movie “Raz Degan”, è stato oggi vittima di una terribile caduta a seguito di un lancio con il paracadute. Le sue condizioni sembrano disperate1. È grande la costernazione nel mondo dello spettacolo, ma anche l’ambiente politico-giornalistico è in subbuglio. Secondo la versione ufficiale, infatti, l’incidente sarebbe dovuto ad un colpo di vento o un errore di Taricone. Ma le ricostruzioni del fatto non convincono appieno.

Il presidente emerito Cossiga, in un comunicato diramato questo pomeriggio, ha chiaramente indicato la responsabilità dei francesi, ricostruendone anche la dinamica. Dalle parole del dosaggio di benzodiazepine delle 13.42 emergerebbe un complesso quadro geopolitico. Sotto il protagonista del controverso porno semi-amatoriale “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, sarebbe infatti sfrecciato un caccia transalpino partito dalla Sardegna che avrebbe sparato un missile diretto a Barbara D’Urso, Mario Adinolfi e i server che ospitano ilpost.it. Il missile avrebbe dunque clamorosamente mancato i bersagli, andando a impattare sul paracadute di Taricone.

Ma c’è già chi propone versione differenti. Un freelance del noto sito progressista di giornalismo d’inchiesta Da Uomo, ispirandosi alla tesi di Claudio Gatti proposta ne “Il Quinto Scenario”, avrebbe tracciato dei collegamenti tra operazioni supersegrete del Mossad, caccia supersonici israeliani, Fiamma Nirestein e il Free Gaza Movement, sfociate però tragicamente nella giornata odierna.

Paolo Guzzanti, per contro, ha annunciato di aver terminato la prima stesura (3.245.900 parole) del suo prossimo best-seller “Taricone: verità spiegata” in cui dimostra, a suo dire, la mano palestinese dietro il nefasto avvenimento. Una bomba a timer sarebbe stata piazzata nello zaino del paracadute di Taricone, come ritorsione per la puntata di Uno contro tutti del Maurizio Costanzo Show in cui lo scultoreo frusinate aveva preso parte.

Tutte queste ricostruzioni, però, ignorano un dato fondamentale. Un dato che potrebbe essere la chiave di volta dell’intera vicenda. Un dato dai connotati inquietanti, nerissimi. Questo:

Nasce il gruppo di paracadutismo sportivo di CasaPound. Taricone è il “padrino”.

16 febbraio 2010

ROMA – Scende in campo il ‘’Gruppo Istinto rapace’’. Sono gli ’arditi’ della scuola di paracadutismo sportivo di CasaPound Italia. Un’iniziativa che ha un ‘padrino’ d’eccezione, l’attore Pietro Taricone, che si è fatto promotore dell’incontro tra Cpi e ‘The zoo’, la scuola di Riccardo Paganelli con sede a Terni. L’obiettivo dell’operazione è rendere accessibile a tutti uno sport normalmente molto costoso. E infatti l’accordo tra Cpi e la scuola di Terni si basa su una sorta di ‘prestito d’onore’. In pratica, il corso, a prezzo di costo, 1.275 euro, potrà essere pagato in rate mensili da 100 euro, delle quali sarà CasaPound Italia a farsi garante.

‘’Niente finanziamenti, niente banche, ma un accordo che si fonda su una stretta di mano: praticamente una rivoluzione – spiega Fabrizio Croce, responsabile sport di CasaPound Italia – E’ una vittoria per noi, di quelle che contano. Significa offrire ai ragazzi la possibilità di iniziare uno sport che non promette telecamere o vetrine ma che senza dubbio consente di crescere, come individui e come gruppo. Significa dimostrargli che la ‘parola d‘onore’ ha ancora un valore. Insomma, e’ un progetto che ha tante implicazioni, nel quale crediamo molto e sul quale vogliamo investire. A coordinarlo per Cpi sarà Tiziano Nocilli e la sua prima ‘missione‘ sarà la nascita di una squadra acrobatica di CasaPound Italia’’.

‘’Quando ho cominciato a ‘lanciarmi’ mi sono innamorato di questo sport – racconta Pietro Taricone – ‘Saltare’ da 4.500 metri con un paracadute a profilo alare è un’esperienza unica, che vorrei potessero conoscere anche altri. Lo sport ci aiuta a crescere, a incanalare le energie nel giusto modo, a stare lontani da quelle derive nichiliste che continuano a cercare di imporci come modelli culturali. Avvicinare i ragazzi allo sport, dargli una mano a comprendere e amare anche quelle discipline che finora sono rimaste privilegio di pochi è il mio modo di fare volontariato. E con CasaPound Italia su questo siamo in totale sintonia: l’incontro con Cpi è stato fortuito, ma ho capito subito di aver trovato l’interlocutore giusto, per concretezza, pulizia e voglia di fare’’.

E anche qui, come sempre quando si parla di stragi di Stato, zone d’ombra della Repubblica, depistaggi e fiction televisive, i fascisti c’entrano qualcosa.

  1. Edit: non ce l’ha fatta. []

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Drop the Hate / Commenti (7)

#1

Charlie
Rilasciato il 28.06.10

questo sì che è uno scoop cazzo!

#2

emanuele
Rilasciato il 29.06.10

Grande inchiesta!
Spero che il governo faccia luce sull’accaduto.

#3

prefe
Rilasciato il 29.06.10

era stata la prima cosa che avevo notato anche io.

Vuoi saltare con casa pound?

Visto?

#4

ivo
Rilasciato il 02.07.10

“E anche qui, [cut] i fascisti c’entrano qualcosa.”
si’ ma la tua analisi e’ sbagliata: il casapaundino Taricone(RIP) e’ stata la vittima e quindi i responsabili sono da ricercarsi tra i rossi antagonisti – molto realisticamente tra il Leoncavallini milanesi, gli unici con i mezzi e le risorse in grado di attuare il sofisticato sabotaggio.
Oppure, come la storia ci insegna, e’ l’ennesimo tentativo di depistaggio dei soliti settori ‘deviati’ dello Stato per sviare l’attenzione pubblica dalle nefandezze in atto (oggi e’ la legge-bavaglio).

#5

blicero
Rilasciato il 02.07.10

No, sbagli: si è trattato di un inside job. La sinistra non è più attrezzata come una volta per compiere operazioni di questo genere. Al limite, si potrebbe sospettare della sinistra per il ruolo avuto da Taricone nel GF1 o per il fatto di fare fiction, etc.: no. I più grandi estimatori di Taricone, quello che lo hanno sempre sostenuto, giustificato e in un certo senso nobilitato sono stati gli intellettuali de sinistra.

Ripeto: inside job.

#6

ivo
Rilasciato il 03.07.10

“La sinistra non è più attrezzata come una volta”
ma si la mia era ovviamente una boutade – il Leonka a milano lo hanno raso al suolo da mo’ – oggi rimane solo una lontanissima innocua ombra. L’ipotesi inside job ha senso solo in un’ottica di distrazione di massa – ma forse, molto piu’ semplicemente, ha a vuto un malore e quando s’e’ ripreso era tropo tardi x aprire il paracadute :)

#7

blicero
Rilasciato il 03.07.10

Un malore attivo, come Pinelli

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