Quel Treno Per Buenos Aires

Pubblicato da Blicero il 7.10.2008

D’accordo, sono rimasto sorpreso anche io. Anzitutto perchè ritenevo che la crisi dei mutui si fosse conclusa in concomitanza del suo scoppio. Sbagliavo: avevo letto solo le analisi italiane. Pensavo inoltre che la crisi finanziaria avesse colpito solo gli Stati Uniti, un paese che notoriamente non trascina il resto del mondo nell’euforia/nel baratro che implica la situazione contingente. Lo sapevo che dovevo staccarmi dalla maratona televisiva della Bibbia, ma l’occasione di ascoltare la lettura di questo nuovo bestseller mi ha distolto dal correre in banca a ritirare i risparmi. Comunque, niente panico: la situazione è sotto il controllo del Signore1.

La stampa comunista e sfascista sta infatti allarmando inutilmente i mercati. Non c’è nessuna crisi che sia risolvibile, ok? La situazione è irreversibile, ma non c’è nulla da temere: i dettami del Libero Mercato prevedono anche questo – disgregazioni cicliche che mettono sul lastrico intere famiglie permettendo agli speculatori hedge-fund-muniti (ad esempio) di arricchirsi a dismisura puntando sulle capitolazioni altrui. Tanto, se qualcosa va male, interviene lo Stato, cioè gli stessi che sono stati colpiti dalla bancarotta generalizzata. Così va la vita.

Gli Stati Uniti hanno preso misure solo per arginare gli effetti, nonostante le cause fossero chiarissime. Ora la nevrastenia dei mercati ha invaso il vecchio continente. In Europa però nessuno sa veramente come comportarsi. Le divisioni, la frammentazione, lo scarso attaccamento alle istituzioni comunitarie, l’inadeguatezza elefantiaca di quest’ultime, Barroso, Borghezio. Ci sono poche certezze, e confuse.

Scendi subito da quell’altalena!

Qualcuno l’aveva lanciata là: facciamo un fondo comune europeo, così affoghiamo i nostri debiti astronomici con quelli dei fratelli comunitari, che saranno sicuramente contenti di accollarsi il nostro deficit. Abbiamo persino l’accordo con i teteschi, me l’ha assicurato il Cancelliere senza avermi mai dato l’assicurazione! Purtroppo la Merkel, non appena è rimbalzata la proposta, ha pacatamente e serenamente risposto: col cazzo che mi salta in testa di fare una cosa del genere. Rock & roll, arrangiatevi.

Intanto Piazza Affari si sedeva sull’altalena del mercato, spinta violentemente dagli eventi globali, e continuava a cadere rovinosamente sull’arida ghiaia dei ribassi e delle sospensioni. Il realismo isterico della crisi dei mutui andava ad impattare sulle famiglie e sui correntisti/risparmiatori/cittadini che formavano i primi, timidi capannelli agli sportelli delle banche – in questi giorni di fronte alle filiali Unicredit c’era da fare a botte. Stavolta senza l’aiuto della polizia municipale.

L’ennesima grande rapina delle banche è iniziata quasi dieci anni or sono. La prima avvisaglia: il crac Parmalat. Proprio ieri il pm Greco ha sinteticamente spiegato l’intera vicenda: “una brutta storia di mafia”. Ed ha aggiunto: “Il crollo della finanza internazionale di questi giorni è la migliore dimostrazione che l’intuizione della procura di Parma e Milano era giusta: le banche erano corresponsabili del crac di Parmalat”. Ecco. Lo sapevo che le toghe rosse avevano qualcosa a che fare con i mutui elargiti a tassi d’interesse usurari e con i titoli tossici smerciati impunemente per anni e anni. C’era da aspettarserlo: loro sono l’Italia che odia. Noi, quella che ama.

Preparate le pentole, incomincia l’assalto

Nonostante tutto, c’è da stare tranquilli. Anzitutto perchè siamo in buone mani. Da quando gli hanno regalato No Logo di Naomi Klein, Tremonti non passa un giorno senza stigmatizzare la globalizzazione, schiaffeggiare il neoliberismo ed additare il signoraggio come causa di tutti i mali. Più Stato, meno Libero Mercato (ammesso che vi sia mai stato in Italia): la garanzia incrollabile, nel paese del Condono perpetuo.

La riprova dell’affidabilità sta tutta in una semplice parola: Alitalia. Una catastrofe sventata esclusivamente grazie all’abilità politica della nostra classe dirigente: tutto sembrava perduto, ed invece lo è stato effettivamente solo per i cittadini, cioè per noi. La gloria e i danari ai capitani coraggiosi, nuovi virgulti della finanza all’italiana, a cui è stata regalata la good company – magnanima trasfusione d’ossigeno ai salotti buoni della finanza2. Noblesse oblige, del resto.

Sono inoltre assolutamente convinto della solidità del nostro sistema bancario. “Nooo, ma come fai, non ci credo!”. E invece crederci è un imperativo kantiano: l’ha detto Profumo, ad di Unicredit3. La sua banca è sana, ha approvato l’aumento di capitale da 6,6 miliardi di euro, magari ultimamente ha comprato un po’ troppe cose senza poterselo permettere, ma non è questo il punto: la stabilità sussiste, la crisi è sistemica, la creazione di valore è un obbligo morale. La finanziarizzazione sfrenata è il nostro Corano.

Nel frattempo sul binario della sovranità statale incomincia ad intravedersi, in lontananza ma sempre più incalzante nel suo sferragliare, il treno per Buenos Aires. Un salto nel passato di sette anni, nell’Argentina del 2001, nelle disperate rivolte di un popolo agonizzante. La paura della fermata definitiva. Il terrore della traiettoria inarrivabile, impensabile, insostenibile.

E’ un grido che s’avvicina, attraversando il cielo. È già successo prima, però niente di paragonabile ad adesso. Ormai, forse, è già troppo tardi.

  1. E dello Ior. []
  2. Quelli con dentro Geronzi, Ligresti, Tronchetti Provera etc. Quelli che se non hai almeno una dozzina di processi ed un paio di condanne per corruzione (rimediate ai tempi di Mani Pulite) e per altri reati finanziari sei uno straccione. []
  3. L’ultimo a dire che andava tutto bene è stato Fiorani. Poi, effettivamente, le cose sono andate come dovevano andare: i correntisti erano stati derubati, i risparmiatori truffati, il buco nel bilancio scavato con la trivella, le regole di mercato sventrate. Così va la vita. []

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Drop the Hate / Commenti (4)

#1

inaudita altera parte
Rilasciato il 08.10.08

harlot non ci rimane che riderci sopra!!!! la BCE (beneamata!!!) taglia i tassi di mezzo punto (tempestiva come sempre) , gli americani varano un piano da 700mld $(sigh!) ma Milano and co. continuano a perdere, anzi peggiorano la loro situazione. Ma i correntisti non devono temere per i loro risparmi si dice….certo quelli che qualcosa hanno ancora….e poi un ronzio continuo è presente ogni qual volta guadagno le più diverse informazione su questo cataclisma….” l’inflazione aumenta”, cazzo!! ma come!! non si consuma più, e lor signori che fanno…aumentano i prezzi!!!è il mercato bellezza, sì dira…ma un nome tecnico c’è per questo morboso fenomeno: STAGFLAZIONE!!!(ma non ditelo troppo forte)…non sta bene!!

#2

Valentina
Rilasciato il 08.10.08

la nota tre l’ha scritta Vonnegut? ;)
p.s. l’articolo dell’Espresso era vomitevole. Chiacchiericcio peloso e morbosetto da programma del primo pomeriggio. Farlo a pezzi è stata cosa buona e giusta.

#3

harlot
Rilasciato il 09.10.08

This is how it goes.

#4

Non è ver che c'è la crisi (le banche ci stanno facendo uno scherzo) | icynoise
Rilasciato il 11.10.08

[…] neppure La Privata Repubblica, così come la chiesa, se la fila sta cazzo di crisi, ne da vicino, ne da […]

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